A due mesi dalle nomine, i 18 manager della Sanità in Sicilia sono ancora commissari straordinari. Attesa la ratifica da parte della Giunta regionale. Lo stato dell’arte.
Sono trascorsi due mesi dalle nomine da parte del governo regionale dei vertici delle Aziende sanitarie e ospedaliere della Sicilia. I designati non sono ancora manager, direttori generali, e formalmente sono dei commissari in attesa di timbro di convalida. L’elenco dei 18 capi è stato sottoposto, secondo norma, all’esame della Commissione Affari Istituzionali all’Assemblea Regionale, che, dopo avere preteso e ottenuto integrazioni documentali soprattutto in riferimento ad eventuali pendenze giudiziarie ostative, se ne è lavate le mani, e, confidando nel silenzio – assenso, ha restituito gli atti alla giunta Schifani che però – ecco il bandolo della matassa – non ha ancora trasformato i commissari in manager. Serve non una bacchetta magica ma una ratifica, che non è stata inserita all’ordine del giorno delle due ultime sedute del governo, e che è essenziale non solo per rendere definitive e operative le nomine ma anche per assegnare ai 18 eletti gli obiettivi del mandato che si apprestano ad affrontare, utili poi per i giudizi di verifica della gestione: se sono stati bravi oppure no. Lo stallo sarebbe causato dalle nomine di coloro che siederanno “alla destra e alla sinistra del padre”, ovvero il direttore amministrativo e il direttore sanitario, che affiancheranno il direttore generale, il manager, al quale “sulla carta” spetta la scelta dei suoi primi due collaboratori. “Sulla carta” perchè è difficile credere che i partiti non intendano “poggiare il becco per imbeccare beccando” nell’elenco dei 57 idonei per il ruolo di direttore amministrativo e dei 65 per la nomina a direttore sanitario. E quindi si maligna che, per evitare contraccolpi in termini di compattezza della maggioranza prima delle elezioni Europee, la ratifica delle nomine, compresi i direttori amministrativi e sanitari, sarà firmata dopo le Europee. Tuttavia è l’assessore regionale alla Sanità a stroncare le malignerie. Giovanna Volo assicura: “Stiamo definendo con la presidenza della Regione gli aspetti formali degli incarichi e dei contratti, e poi procederemo alla trasformazione degli incarichi da commissari straordinari a dirigenti generali delle aziende sanitarie. Non è previsto che si attenda il superamento della data delle elezioni Europee per la definizione degli incarichi”. Ancora tuttavia, le prospettive non sono confortanti. Infatti sono piombate richieste di accesso agli atti per 3 dei 18 manager: per Gaetano Sirna, confermato direttore generale del Policlinico di Catania fino a ottobre 2025, che avrebbe superato i limiti di età. Poi per Ferdinando Croce, fedelissimo dell’ex assessore alla Sanità Ruggero Razza, designato a capo dell’Azienda sanitaria di Trapani. E poi per Giorgio Giulio Santonocito, a capo del Policlinico di Messina.