Nell’ambito dell’inchiesta “Mosaico” sentenza definitiva di assoluzione di Calogero Bellavia, di Favara, dall’imputazione di omicidio e tentato omicidio. I dettagli.
Nell’ambito dell’inchiesta “Mosaico”, ruotante intorno a una battaglia a colpi d’arma da fuoco tra Favara e Liegi in Belgio, la Cassazione ha rigettato il ricorso della Procura generale di Palermo e della Parte civile, e ha reso definitiva l’assoluzione di Calogero Bellavia, 34 anni, di Favara, imputato dell’omicidio di Mario Jakelich, assassinato a 31 anni, originario di Porto Empedocle, e del contestuale tentato omicidio di Maurizio Di Stefano, 47 anni, di Favara, che sarebbe stato la vittima designata, il 14 settembre 2016 in Belgio, a Liegi. E’ già altrettanto definitiva l’assoluzione del cugino del padre di Calogero, Antonio Bellavia, 53 anni, anche lui gravato dalle stesse imputazioni. Entrambi in primo grado, il 31 maggio del 2022, sono stati condannati all’ergastolo. Antonio Bellavia, invece, l’8 giugno del 2023 è stato assolto in secondo grado ed è stato scarcerato. E la Corte d’Appello ha inflitto 20 anni di reclusione a Calogero Bellavia per il duplice tentato omicidio di Carmelo Nicotra, 43 anni, e Maurizio Distefano, il 23 maggio del 2017 in via Torino a Favara. A scatenare la sanguinosa faida sarebbe stato l’omicidio, il 26 gennaio del 2015, dell’imprenditore di Favara, Carmelo Bellavia, 51 anni. Il collaboratore della Giustizia di Favara, Giuseppe Quaranta, in riferimento a tale omicidio ha dichiarato: “Originariamente Nicotra, Distefano e Bellavia erano tutti assieme, poi si sono divisi in due e dalla parte dei Distefano c’era andato il Nicotra. So che Carmelo Ciffa era vicino al gruppo dei Distefano. Mi fu detto che Ciffa venne ucciso perché aveva sparato a Carmelo Bellavia, inteso Melu Carnazza”. A tali dichiarazioni di Quaranta, ritenuto attendibile, non è seguito alcun provvedimento giudiziario perché mancano riscontri certi a quanto da lui dichiarato. Infatti già in primo grado Antonio e Calogero Bellavia sono stati assolti dall’imputazione dell’omicidio di Carmelo Ciffa, 42 anni, il 26 ottobre 2016, a Favara, in corso Vittorio Veneto. E nell’ordinanza di custodia cautelare “Mosaico”, in base alle dichiarazioni di Quaranta, il giudice per le indagini preliminari, Guglielmo Nicastro, che ha firmato i mandati di cattura, scrisse: “Il gruppo inizialmente è coeso, impegnato soprattutto nel traffico di sostanze stupefacenti sull’asse Belgio-Favara. Poi si è scisso dando vita a due sottogruppi contrapposti. Nell’autunno del 2014, Maurizio Distefano ha prestato un’ingente somma di denaro a Carmelo Bellavia, con cui era legato nel traffico di droga, per consentirgli di iniziare l’attività di commercializzazione di bibite. I due, Distefano e Bellavia, sono entrati in contrasto per la restituzione del prestito e per il pagamento di una partita di droga che Distefano aveva inviato allo stesso Bellavia. I due litigarono violentemente mentre si trovavano in Romania. Tali circostanze determinavano in Maurizio Distefano la decisione di uccidere Carmelo Bellavia, poi materialmente assassinato da Maurizio Distefano e Carmelo Ciffa”.