A Favara alcuni operai a lavoro in un’abitazione hanno trovato dei frammenti ossei. A poca distanza è la casa del fratello deceduto di Gessica Lattuca, dissolta nel nulla dall’agosto del 2018.
A Favara, nel centro storico, nel quartiere “Giarritella”, in un appartamento al primo piano di una palazzina disabitata in via Luigi La Porta, nel corso di lavori di ristrutturazione, sono stati trovati frammenti di ossa, forse umane. Sul posto sono intervenuti i Carabinieri della locale Tenenza e i colleghi del Nucleo operativo di Agrigento. L’immobile e i frammenti ossei sono stati sequestrati, e sarà estrapolato il Dna. Il luogo è a poca distanza dall’abitazione del fratello Vincenzo, deceduto, di Gessica Lattuca, la donna che adesso avrebbe 34 anni, madre di 4 figli, di cui non vi sono più tracce dal 12 agosto del 2018. Il 29 giugno del 2023 sono stati celebrati a Favara i funerali di Vincenzo, 42 anni, morto il 20 giugno precedente vittima di un malore, forse una overdose di eroina. Sui manifesti funebri affissi a Favara, tra il “ne danno il triste annuncio”, è stato scritto anche il nome della sorella Gessica. Lattuca è stato indagato del presunto omicidio e occultamento del cadavere della sorella. Secondo quanto ha ipotizzato la Procura di Agrigento, Gessica Lattuca sarebbe stata uccisa al culmine di una lite scaturita dallo stato di ubriachezza di lei. Nella casa del padre di Gessica, dove hanno vissuto sia lei che il fratello Vincenzo, sono state trovate delle tracce ematiche riconducibili a lei. Vincenzo Lattuca ha sempre respinto ogni addebito di responsabilità. Oltre Gessica Lattuca, a Favara tuttora mancano all’appello Diego Ferraro, che si è dissolto nel nulla l’11 novembre del 1997, a 18 anni di età. Poi dal 25 giugno del 1995 non vi è stata più traccia dell’imprenditore Antonio Costanza. Il collaboratore della giustizia di Porto Empedocle, Luigi Putrone, ha rivelato mandanti ed esecutori, perché e come è stato ucciso, e anche dove è stato sepolto. E poi il 6 marzo del 2011, all’età di 68 anni, è svanito il pensionato Luigi Pirrera. La sua automobile fu ritrovata lo stesso giorno dal figlio, posteggiata nei pressi dello stadio comunale. E infine dal 13 maggio del 2020 è avvolta in un mistero, inspiegabile, la sorte di un pensionato di 84 anni, Giuseppe Fallea. La sua automobile è stata ritrovata poco più di un mese dopo, il 22 giugno, impantanata sul greto di un fiume, a Casteltermini, in contrada Margì.