Assegnato Ancona come porto sicuro alla nave Ong che ha soccorso anche 25 sopravvissuti ad un naufragio. Una sessantina sarebbero i morti. In ospedale ad Agrigento ne è deceduto un altro.
La nave Ong Ocean Viking, di Sos Mediterranèe, ha soccorso quasi 300 persone, tra cui i 25 sopravvissuti di un gommone in avaria al largo della Libia, che hanno raccontato che almeno un’altra sessantina di migranti sono morti perché da quattro giorni senz’acqua né cibo, in balia delle onde. Sono partiti una settimana addietro dalla Libia e dopo tre giorni di navigazione il motore si è rotto. I sopravvissuti sono stati colti in ampia parte in ipotermia, tutti estremamente disidratati avendo bevuto solo un po’ di acqua di mare per mantenersi in vita. Inevitabile anche il contraccolpo psicologico dopo avere assistito alla morte di decine di persone, familiari, amici, conoscenti. Due di loro sono stati evacuati dalla Ocean Viking con un elicottero della Guardia Costiera che li ha trasbordati fino a Lampedusa, e poi ricoverati negli ospedali di Agrigento e Palermo per le cure del caso. Il migrante, un giovane, ricoverato in Rianimazione ad Agrigento, è deceduto. Alla Ocean Viking, che su indicazione della Guardia Costiera Italiana ha soccorso altre due barche con 224 persone, è stato assegnato Ancona come porto sicuro di sbarco. L’Ong denuncia: “Il viaggio di 1.450 chilometri rischia di peggiorare le condizioni mediche dei naufraghi. Alcuni sono ancora attaccati all’ossigeno per riprendersi”.