A Palermo svolta nelle indagini a seguito dell’omicidio avvenuto ieri sera nel quartiere dello Sperone. La Polizia ha arrestato tre indagati di omicidio, tentato omicidio, porto abusivo d’arma da fuoco e tentata estorsione, reati aggravati dal metodo mafioso. Due degli indagati sono padre e figlio che abitano nello stesso palazzo dove si è scatenata la sparatoria, in via 27 maggio, e dove è morto Giancarlo Romano, 37 anni. E’ stato ferito all’addome e alla testa Alessio Caruso, ricoverato in gravissime condizioni all’ospedale Buccheri La Ferla. E Caruso è uno dei tre indagati perché poco prima si sarebbe reso protagonista di un primo scontro a fuoco innanzi ad una sala scommesse in Corso dei Mille, in cui sono stati feriti un avventore e il 55enne presunto autore dell’omicidio di Giancarlo Romano. Il tutto sarebbe scaturito da una lite poi degenerata per il tentativo di estorsione sui proventi illeciti generati dalle scommesse clandestine e in particolare da un debito maturato dall’autore dell’omicidio nei confronti della vittima, mai onorato. Romano e Caruso sarebbero stati inseguiti prima di essere raggiunti dai colpi d’arma da fuoco esplosi da almeno due pistole.