A Palermo lo scorso 10 dicembre un uomo sparò una raffica di colpi in aria seminando il panico nel cuore della notte in via Isidoro La Lumia, affollata durante la movida. Lo sparatore sarebbe stato Marco Cucina, 30 anni, arrestato dai Carabinieri oggi, e con lui, ai domiciliari, Salvatore Emanuele, 27 anni. Ad un terzo indagato, Salvatore Miceli, 21 anni, il giudice per le indagini preliminari del Tribunale, Ermelinda Marfia, ha imposto l’obbligo di dimora. A tutti è contestata la rissa aggravata e al solo Cucina il porto abusivo in pubblico di arma da fuoco illegalmente detenuta. Contestato, sempre a Cucina, il nuovo reato introdotto con il cosiddetto decreto “Caivano”, ovvero il nuovo articolo 421 bis del codice penale: “Al fine di incutere pubblico timore o di suscitare tumulto o pubblico disordine o di attentare alla sicurezza pubblica, fa esplodere colpi di arma da fuoco o fa scoppiare bombe”. Il procuratore di Palermo, Maurizio De Lucia, commenta: “Il fatto, pericolosamente commesso nelle prime ore del mattino del 10 dicembre 2023, dinnanzi a centinaia di avventori di pubblici locali, si inserisce purtroppo in un momento storico in cui diversi sono stati gli episodi che hanno rischiato di mettere in crisi la sicurezza pubblica nelle strade cittadine, ma in relazione ai quali, come questa volta, forte e immediata è stata la reazione repressiva dello Stato e il dinamismo della Procura della Repubblica e delle forze dell’ordine, polizia di Stato e carabinieri, che hanno assicurato alle carceri statali i soggetti prontamente individuati quali indiziati per la commissione dei diversi misfatti”…