La proposta di un’alleanza amministrativa ed elettorale tra Partito Democratico, Movimento 5 Stelle e “Sud chiama Nord” di Cateno De Luca: espresse riserve. La replica al report di Schifani.
L’iniziativa di un’alleanza amministrativa ed elettorale tra Partito Democratico, Movimento 5 Stelle e “Sud chiama Nord” di Cateno De Luca alla Regione, promossa dal Partito Democratico e collaudata in occasione dell’esame della Finanziaria, è accolta positivamente dalle altre due forze politiche seppur con riserve. Infatti, la presidente di “Sud chiama Nord”, Laura Castelli, commenta: “L’obiettivo comune adesso è costruire un’alleanza solida che possa andare a governare la Regione, allargando ancor di più il perimetro verso quelle forze politiche alternative al governo e che non si riconoscono negli estremismi e nel mal governo. Ci sarà tempo per definire il nome del candidato presidente della Regione, anche se ad oggi c’è solo una persona che da sola è stata in grado di prendere 500mila voti alle ultime Regionali, ed è Cateno De Luca. Ma in maniera condivisa si arriverà alla scelta del nome”. E anche il capogruppo del Movimento 5 Stelle a Sala d’Ercole, Antonio De Luca, raffredda gli entusiasmi e afferma: “Siamo a quattro anni dal voto, ed è un tempo che in questo momento impedisce di formare coalizioni e, ancor meno, di individuare possibili leader. Abbiamo creato un sodalizio e una linea di condotta in aula, ma da qui a una coalizione occorre prima di tutto chiarezza sui programmi e poi un passaggio fondamentale va fatto con i territori. Su certe decisioni bisogna interpellare la base. Le coalizioni si costruiscono su programmi e fini comuni che vanno dibattuti con l’elettorato. Sappiamo benissimo che da soli non si vince ma dobbiamo capire se possiamo stare insieme o se questo rappresenterebbe una forzatura”. E, nel frattempo, ad intervenire non sulle prospettive ma sull’agenda politica odierna è Cateno De Luca, che replica al report sul primo anno di attività legislativa presentato dal presidente Schifani. E afferma: “Un anno di… nulla! Risultati che non ci sono. Nessuno li ha visti, così come non abbiamo visto il presidente Schifani in Aula durante la discussione sulla legge di stabilità. Leggere la relazione di un anno di attività del Governo Schifani è imbarazzante, racconta una Sicilia che non esiste presentando un report fake. Tra i dati che riporta voglio accendere l’attenzione su alcune voci. Parto ovviamente dal capitolo Salute. A leggere il report va tutto bene. La Sanità in Sicilia funziona. Schifani ci racconta che le liste d’attesa a fine 2023 sono state ridotte dell’88,2% per i ricoveri e del 92% per le prestazioni ambulatoriali. Addirittura nella provincia di Trapani sono state azzerate. Peccato che i siciliani vivano un’altra realtà e debbano fare i conti non soltanto con le liste d’attesa ma anche con ospedali depotenziati e servizi carenti o assenti in alcuni casi. Mio padre per esempio aspetta da aprile 2023 l’assegnazione del logopedista per fare terapia riabilitativa e ancora aspettiamo! Forse – e mi rivolgo al presidente Schifani – le liste d’attesa non esistono per i vostri amici”.