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Sicilia, ecco gli assegni di inclusione

Dopo la rottamazione del reddito di cittadinanza, dal 26 gennaio in poi saranno recapitati anche in Sicilia gli assegni di inclusione. La platea dei beneficiari e i dettagli.

Ancora pochi giorni, e poi, dal 26 gennaio, saranno recapitati gli assegni del Reddito di inclusione, non tutti in un una volta ma a macchia di leopardo, fino a coprire una platea di oltre 162 mila famiglie potenziali beneficiarie, per un totale di circa 404 mila persone coinvolte al momento. Si tratta dei “sopravvissuti” del Reddito di cittadinanza, l’Rdc, misura rottamata dal governo Meloni a favore del nuovo Adi, l’Assegno di inclusione, che sostituirà anche la Pdc, la Pensione di cittadinanza. L’assegno è riconosciuto dall’Inps ai nuclei con un reddito Isee annuo non superiore a 9.360 euro, e che abbiano almeno un componente in una delle seguenti condizioni: con disabilità, minorenne, over 60, in condizione di svantaggio e inserito in programma di cura e assistenza dei servizi socio-sanitari territoriali certificato dalla pubblica amministrazione. Ampia parte dei nuovi assegni sarà versata in provincia di Palermo, che è prima per quantità di nuclei beneficiari, pari a 51.451 se si considerano anche gli ex della Pensione di cittadinanza. Seguono Catania con 43.927, Messina con 16.991, Trapani con 12.744, Siracusa con 12.617, Agrigento con 11.856, Caltanissetta con 7.477, Ragusa con 5.890 ed Enna con 3.962. L’importo medio sarà, più o meno, quanto quello del Reddito di cittadinanza, pari a 650 euro, per un totale di 105 milioni di euro al mese solo in Sicilia. Come per il Reddito di cittadinanza, il percettore si impegna ad entrare in un percorso di avviamento al lavoro. Ecco perché è necessario iscriversi al Siils, il Sistema informativo per l’inclusione sociale e lavorativa, e firmare il Pad, il Patto di attivazione digitale. Il sussidio inizierà a decorrere dal mese successivo a quello della sottoscrizione del Pad, impegnando i membri del nucleo familiare a partecipare a un percorso personalizzato d’inclusione sociale o lavorativa. E’ fondamentale rispettare gli appuntamenti con i servizi sociali, con un primo incontro entro 120 giorni e successivi incontri ogni 90 giorni. La mancata presentazione comporterà la sospensione del sussidio. Le istanze per ottenere l’assegno sono presentabili sul sito dell’Inps oppure tramite Patronati e Caf (Centri di assistenza fiscale), e sarà erogato per 18 mesi, con possibilità di rinnovo per ulteriori 12 mesi dopo una sospensione di un mese. Dopo la presentazione della domanda, i componenti del nucleo familiare sono convocati dai Servizi Sociali del proprio Comune, per un’analisi multi-dimensionale dei bisogni. A seguito della valutazione di ciascun singolo caso, i componenti del nucleo familiare possono essere avviati a percorsi di lavoro o formazione, oppure seguiti dai Servizi Sociali se considerati non attivabili. Oltre ai patrimoniali, occorrono anche altri requisiti personali, allo stesso modo del Reddito di cittadinanza, ovvero: la mancata sottoposizione a misura cautelare personale, a misura di prevenzione, nonché la mancanza di sentenze definitive di condanna intervenute nei 10 anni precedenti la richiesta.

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