Dopo la tac anche l’autopsia ha confermato le gravi lesioni plurime subite dalle due romene uccise a Naro. Lutto cittadino per i funerali. Da oggi a lavoro i Carabinieri del Ris.
Dopo una tac, eseguita nell’ospedale di Canicattì, anche l’autopsia, effettuata nella camera mortuaria dell’ospedale “San Giovanni di Dio” di Agrigento, ha confermato che le due romene uccise brutalmente a Naro sono state vittime di lesioni plurime perché colpite ripetutamente e con violenza. E da oggi, lunedì, a Naro sono a lavoro i Carabinieri del Ris, il Reparto investigazioni scientifiche di Messina, per selezionare e cristallizzare reperti e prove. Nel frattempo Procura di Agrigento e Carabinieri hanno ricostruito nei dettagli quanto sarebbe accaduto a Naro nel quartiere Sant’Erasmo la notte tra giovedì 4 e venerdì 5 gennaio, fino alla morte delle romene Delia Zarnescu, 58 anni, e Maria Russ, 54 anni. E ciò è stato possibile soprattutto grazie alla collaborazione della comunità romena locale, apprezzata pubblicamente dagli investigatori. Dunque: giovedì 4 gennaio alla sera vi è una cena a casa di Delia Zarnescu, in via Leonardo da Vinci. A tavola non mancano i superalcolici. Seduti anche il romeno di 24 anni, Omar Edgar Nedelkov, adesso in carcere, e un suo amico, un altro romeno di 50 anni. Il 24enne, ubriaco, molesta Delia. Lei butta tutti fuori da casa. Il 50enne rientra a casa sua. Il 24enne si reca nella vicina casa di Maria Russ, in vicolo Avenia. Di lei si è parlato durante la cena: vive da sola, dopo la separazione dal marito. Lui ha abusato di lei? Interrogativo al momento senza risposta. Però l’ha massacrata, uccisa a botte e poi bruciata, appiccando il fuoco su una poltrona nel salone d’ingresso. Poi ancora lui torna a casa di Delia, sfonda la porta e con ferocia brutale le spacca in testa tutto ciò che ha a portata di mano, trucidandola. Le indagini proseguono. Dopo avere ascoltato tutti i testimoni, sono al setaccio i video delle telecamere di sorveglianza nella zona. Ve ne sono tre in vicolo Avenia, e una, perfettamente funzionante, proprio innanzi l’ingresso dell’abitazione di Maria Russ. Il sindaco di Naro, Maria Grazia Brandara, ha proclamato il lutto cittadino in occasione dei funerali. E ha scritto: “Ho deciso di proclamare il lutto cittadino come segno tangibile della vicinanza dei naresi alle famiglie di Delia Zarnescu e Maria Russ, e anche alla comunità romena, parte attiva, (e lo ha dimostrato anche in questa tragica occasione) e produttiva del nostro paese. Tutta la cittadinanza è invitata a partecipare e a dare il proprio contributo nella preghiera. Le ricostruzioni sul duplice omicidio fanno rabbrividire per la loro crudezza. A commettere tante efferatezze non è stato un mostro: niente zanne, niente artigli. Solo una persona comune, come tante ne incontriamo ogni giorno. E questo, onestamente, fa davvero paura. Non si può accettare tutto questo orrore ad un passo dalle vite di tutti noi. Ringrazio i Carabinieri e la Procura di Agrigento per aver individuato un presunto autore in così poco tempo”.