Il garante per i detenuti, Santi Consolo, ha appena ricordato che già tre mesi addietro è stato denunciato il non funzionamento dei riscaldamenti nel carcere di Agrigento, teatro martedì scorso di un’animata protesta dei detenuti al freddo. E adesso anche il presidente della Camera penale di Agrigento, l’avvocato Angelo Nicotra, è intervenuto in proposito. E ha affermato: “Senza entrare nel merito dei fatti accaduti nel carcere di Agrigento, che saranno accertati, va detto – come recita la Costituzione – che il trattamento carcerario non può essere contrario al senso di umanità e tendere alla rieducazione del condannato. Assistiamo a condizioni carcerarie di vita degradate per i detenuti e personale, per sovraffollamento e assenza di riscaldamenti (annosa questione non più rinviabile in particolare al carcere di Agrigento, dove anche in alcune celle vi sono infiltrazioni di acqua piovana dalle finestre), senza acqua calda nelle celle, carenza di assistenza medica, soprattutto specialistica (il diritto costituzionale alla salute deve essere garantito anche ai detenuti). Nell’anno 2023 abbiamo avuto 67 suicidi in carcere”.