I Carabinieri hanno arrestato Omar Edgar Nedelkov, 24 anni, romeno, residente a Naro. Alle prime ore del mattino di venerdì 5 gennaio avrebbe telefonato lui al 118 per soccorrere Delia Zarnescu, utilizzando il telefonino cellulare della donna. Alla sera si è coricato nel carcere “Pasquale Di Lorenzo” ad Agrigento. Lui avrebbe ucciso le due connazionali. Lui ha negato: “Non sono stato io”. Poi, assistito dal suo avvocato, Diego Giarratana, si è trincerato dietro il “Mi avvalgo della facoltà di non rispondere”. La Procura di Agrigento, l’aggiunto Salvatore Vella e il sostituto Elettra Consoli, gli contestano i reati di duplice omicidio e vilipendio di cadavere. I Carabinieri e i magistrati si sono avvalsi dei video di alcune telecamere di sorveglianza, e di reperti sequestrati nei luoghi dei delitti, tra alcuni accessori, una tracolla e un mozzicone di sigaretta, e della collaborazione della comunità romena che si è insediata da tempo nella città del Barocco. Teatro del duplice omicidio è stato prima dell’alba il quartiere Sant’Erasmo, dall’omonima chiesa. Maria Russ, 54 anni, residente in vicolo Avenia, è stata scoperta carbonizzata dentro casa, devastata da un incendio. Alcuni residenti hanno lanciato l’allarme ai Vigili del fuoco. Delia Zarnescu, 58 anni, residente in via Leonardo da Vinci, poco distante dal vicolo Avenia, è stata rinvenuta cadavere in una chiazza di sangue, dilaniata da tante coltellate. La sua abitazione è a soqquadro. Delia Zarnescu da una ventina d’anni ha risieduto a Naro, vedova di un ragioniere originario di Naro. Maria Russ è stata separata. La figlia di lei è sposata con un narese. Le due donne si sarebbero conosciute e avrebbero avuto le stesse frequentazioni. Il sindaco di Naro, Maria Grazia Brandara, ha commentato a caldo: “Naro si è svegliata attonita, ammutolita da tanta ferocia. Un duplice omicidio nel cuore del nostro centro storico ha spento due donne, entrambe romene ed entrambe naresi. Non è il momento di frasi di circostanza. Come comunità diciamo “no” ad ogni forma di violenza e rimaniamo in rispettoso silenzio del lavoro delle forze dell’ordine e della Procura, che, sappiamo, riusciranno presto a fare chiarezza su quanto accaduto. Che gli autori di questo massacro siano individuati e assicurati alla giustizia. E vengano esclusi, se naresi, da una comunità sana e operosa”.