L’ex sindaco di Lampedusa, Totò Martello, interviene a seguito della notifica dell’avviso di conclusione delle indagini preliminari da parte della Procura di Agrigento nell’ambito di un’inchiesta ruotante su alcuni appalti banditi dal Comune dell’isola. E afferma: “Sono dispiaciuto ma più che mai determinato nel dimostrare la mia estraneità alle accuse che mi riguardano e mi vedono coinvolto nell’indagine della Procura di Agrigento insieme con altre persone, alcune delle quali ritengo essere del tutto estranee a ciò che viene contestato. Durante gli anni nei quali, da sindaco, ho guidato l’amministrazione comunale di Lampedusa e Linosa, ho sempre agito nel rispetto della legge ed in assoluta buona fede. Resto davvero stupito nell’apprendere i contorni di questa indagine. Leggendo alcune notizie di stampa sull’indagine sugli appalti per la rete fognaria di Lampedusa si può essere portati a pensare che, da sindaco, avrei “affidato appalti ai miei familiari”, che non hanno mai avuto rapporti con l’amministrazione comunale. Oltretutto un sindaco non “affida gare”, questo è compito dei dirigenti e sotto la mia amministrazione ho sempre lavorato affinché tutto avvenisse nel rispetto delle procedure previste dalla legge. Ad ogni modo ho già dato mandato al mio legale affinché chieda che possa essere ascoltato per chiarire punto per punto le accuse che mi riguarderebbero da parte della Procura di Agrigento, nei confronti della quale ho sempre avuto e continuo ad avere profondo rispetto, nonostante questa situazione che mi vede coinvolto a mio avviso ingiustamente”.