Emergono particolari raccapriccianti da una perizia depositata agli atti del processo sulla strage di Ravanusa, ovvero l’esplosione, provocata da una fuga di gas, che la sera dell’11 dicembre del 2021 ha ucciso 9 persone, devastando il quartiere di via Trilussa. Il perito, intervistato dal Tg3 Rai Sicilia, ha spiegato: “E’ stata una esplosione 3 volte più potente della bomba fatta esplodere nell’attentato alla stazione di Bologna avvenuto il 2 agosto del 1980. A Ravanusa è come se fossero esplosi 36 chili di tritolo. Si è verificato un passaggio diretto dalla tubazione del gas, in particolare dallo squarcio, alla fognatura. Da qui il gas è passato, per la maggior parte, nell’abitazione disabitata, e in piccola parte nell’abitazione del professore Carmina, una delle vittime. E lì si è avuto l’innesco. C’entra il destino, ma sicuramente una realizzazione a norma della saldatura che univa i due tratti della rete del gas di Ravanusa non avrebbe dato luogo alla formazione dello squarcio e quindi alla intensa fuga di gas che ha generato quella terribile esplosione”.