I Consiglieri comunali di opposizione di Santa Margherita Belice, Giacomo Abruzzo, Giuseppina Bavetta, Antonio Guirreri, Gaspare Valenti, a seguito degli eventi che hanno connotato lo scenario politico recente rappresentati dalla fuoriuscita di alcuni Consiglieri comunali dal gruppo di maggioranza e alla luce dei precari equilibri che sostengono il primo cittadino, Gaspare Viola, hanno chiesto le sue dimissioni.
“A soli 17 mesi dalle elezioni amministrative che hanno visto la lista “Santa Margherita Viva” vincente alle urne, sono venute meno le condizioni che hanno permesso tale vittoria – si legge nella nota dell’opposizione – Si apprende, infatti, dagli organi di stampa che la sua candidatura e la conseguente richiesta di fiducia alla cittadinanza si basavano sull’accordo, sostenuto da terzi garanti, per la Sua persona affiancata da colui che fino a qualche giorno fa era
il vicesindaco, Tanino Bonifacio; una richiesta di fiducia che prevedeva una collaborazione e una coabitazione tra i due: entrambi Sindaci a “targhe alterne”. I candidati al Consiglio Comunale non eletti e alcuni degli eletti, hanno palesemente manifestato la fine dell’appoggio al suo percorso politico che nemmeno lontanamente rappresenta il programma elettorale. Gli stessi, infatti, testualmente hanno dichiarato “una profonda delusione verso i confronti del sindaco pro-tempore, in quanto sta operando un’attività politica-
gestionale priva di visione di insieme che non ha fatto altro che peggiorare le già critiche condizioni economico-sociali della nostra Santa Margherita di Belice” e, inoltre, che “le sue scelte, il suo operato politico–amministrativo di questi ultimi mesi è molto lontano dal progetto iniziale … come condiviso”. Dei mirabolanti progetti che facevano parte del suo programma elettorale, oggi
nulla è stato realizzato. Preso atto della sua miope programmazione, a suo dire condizionata dalla carenza di risorse comunali, che mentre da un lato vede un Ente che non riesce a garantire i servizi essenziali per mancanza di risorse, dall’altro le ha permesso, invece, il lusso di nominare il quinto Assessore (le cui spese gravano interamente sulle casse comunali), esperti del sindaco che non hanno nemmeno i requisiti per rivestire tale ruolo e organizzare feste di piazza con costi pari a decine di migliaia di euro. Il nostro Comune si trova senza gli strumenti principali che consentono una
sana programmazione e gestione della cosa pubblica, con un consuntivo non approvato, un bilancio di previsione non redatto, il Dirigente del Settore Finanziario, da lei incaricato, oggi dimissionario. Quanto sopra è aggravato dal fatto che per 14 giorni, in barba a quanto previsto dalla legge, l’Ente ha dovuto operare senza un esecutivo che permettesse la normale e regolare attività amministrativa. Ciò evidenzia che questi 17 mesi sono stati il fallimento del suo progetto politico e il tradimento di quel rapporto di fiducia con gli elettori che l’ha portato alla vittoria. E’ palese che la mera applicazione del Manuale Cencelli non ha fruttato gli esiti
sperati. Per quanto esposto, nel rispetto del giuramento da lei prestato e per il bene della comunità Margheritese tutta, gli scriventi ritengono che sia opportuno che lei rimetta il mandato e presenti ufficiali dimissioni dalla carica di Sindaco”.