Il governo regionale ha approvato la Finanziaria. Fondi per Agrigento Capitale della Cultura e contributi straordinari anche per Lampedusa, Linosa, Porto Empedocle, Siculiana e Licata. I dettagli e l’intervento di Schifani.
La Finanziaria 2024 approvata dal governo regionale, e adesso all’esame dell’Assemblea, pesa circa 800 milioni di euro. Schifani e l’assessore all’Economia, Marco Falcone, hanno sollevato il sipario in conferenza. E il presidente della Regione l’ha salutata così: “Si tratta di una svolta. La definisco la vera e propria Finanziaria del governo Schifani perché l’anno scorso, per una questione di tempi stretti e limitate disponibilità finanziarie, abbiamo dovuto varare una manovra avvalendoci di fondi statali in parte poi impugnati. Questa Finanziaria invece poggia totalmente su fondi regionali e quindi ci mettiamo al riparo da impugnative sotto il profilo delle coperture. Ringrazio per l’impegno l’assessore Marco Falcone, lavoratore h24, persona di grande competenza e lealtà”. Poi l’ex presidente del Senato ha rilanciato il traguardo dell’approvazione definitiva entro il 31 dicembre, scongiurando il ricorso all’esercizio provvisorio del bilancio. E ha affermato: “Come governo abbiamo rispettato i tempi che ci eravamo prefissati. Ci attendiamo dalle opposizioni un contributo costruttivo e siamo pronti all’ascolto. Siamo fiduciosi sulla gestione della finanza pubblica di questo governo e sul giudizio di parifica del rendiconto 2021 da parte della Corte dei Conti atteso a giorni”. Nella Finanziaria appena sfornata si contano 40 articoli, tra contributi alle imprese per le assunzioni, forestazione e rafforzamento dell’antincendio, agevolazioni sul bollo auto, fondi a scuole statali e paritarie, incentivi ai giovani verso la pratica dello sport e per l’inclusione sociale, aumento dei trasferimenti ai Comuni e alle Province, con un contributo straordinario per complessivi 2 milioni a Lampedusa e Linosa, Pozzallo, Modica, Augusta, Siculiana e Porto Empedocle per le difficoltà causate dall’arrivo dei migranti. A Lampedusa e Linosa 1 milione in più per comunicazione e promozione turistica. Poi aumento del fondo di progettazione per i Comuni, utile per dotarsi di progetti e accedere ai fondi statali ed europei. Poi per “Agrigento Capitale italiana della cultura 2025” sono stati stanziati 10 milioni di euro (5 milioni per il 2024 e altri 5 per il 2025) per sostenere le spese per le attività di promozione del territorio e per l’organizzazione degli eventi a supporto dell’iniziativa. E plaude a tale finanziamento il sindaco di Agrigento, Franco Miccichè, che interviene così: “Ringrazio il presidente Renato Schifani per aver stanziato 10 milioni di euro per ‘Agrigento Capitale Italiana della Cultura 2025′. La somma sarà destinata all’arredo urbano, al decoro e al verde. Ho iniziato a lavorare a questo progetto sin dai primi giorni di aprile e adesso si vedono i grandi risultati. Tutto arriva a chi sa aspettare”. E l’assessore regionale Roberto Di Mauro aggiunge: “E’ un risultato importante a cui faranno seguito interventi altrettanto importanti per la città di Agrigento nell’ambito dell’arredo urbano, del decoro e del verde. E’ un passo decisivo perché Agrigento si faccia trovare pronta all’appuntamento del 2025”. Poi altri fondi per l’incremento dei trattamenti economici accessori del personale regionale, per la riclassificazione e per il rinnovo contrattuale. Per i lavoratori precari Asu sono stanziati in totale oltre 56 milioni di euro a copertura della prosecuzione delle attività e per l’integrazione oraria fino a 36 ore settimanali. Per i lavoratori ex Pip quasi 30 milioni di euro per la prosecuzione delle attività e 7,5 milioni per la stabilizzazione di un primo contingente. E poi una novità di rilievo: nella Finanziaria la Regione riconosce ai Comuni di Gela, Licata e Butera, a titolo compensativo per l’attività estrattiva dei giacimenti di idrocarburi, una quota fino a un massimo del 30 per cento dell’aliquota spettante alla Regione siciliana. E plaudono a tale iniziativa, per la quale si sono battuti da tempo, i deputati regionali di Fratelli d’Italia, Giusi Savarino e Giuseppe Catania.