Nel 2018, la Fuelpower s.r.l., a seguito della sottoscrizione di un patto di opzione procedeva all’acquisto di due apprezzamenti di terreno ubicati nel Comune di Palermo, al fine di realizzarvi un impianto di distribuzione di carburanti e GPL lungo l’asse viario di Viale Regione Siciliana, zona “Falsomiele” in direzione Trapani.
Tuttavia, tale zona risultava già capillarmente servita dall’impianto di distribuzione di carburanti appartenete alla Eco Enery s.r.l, il quale sorgeva precisamente sulla carreggiata opposta a quella di interesse della Fuelpower s.r.l.
Pertanto, in ragione di detta circostanza e in conformità con la normativa regolante le aree di verde pubblico e di IDC, il Comune di Palermo respingeva l’istanza per l’ottenimento del permesso di costruire presentata dalla Fuelpower. s.r.l.
Sicché, a fronte del predetto diniego la Fuelpower decideva di istaurare, innanzi al TAR-Palermo, molteplici contenziosi, volti a contestare i titoli di disponibilità dei terreni e la concessione edilizia rilasciata dal Comune di Palermo in favore della Eco Energy s.r.l., nonché il provvedimento con cui era stata rigettata la richiesta di rilascio del permesso di costruire.
Al fine di resistere alle azioni giudiziarie intraprese dalla Fuelpower, la Eco Energy s.r.l., conferiva mandato difensivo agli Avv.ti Girolamo Rubino e Lucia Alfieri, i quali rilevavano in giudizio l’infondatezza delle pretese avversarie oltre a chiedere il rigetto dei ricorsi proposti.
In particolare, gli Avv.ti Rubino e Alfieri, nei propri scritti difensivi evidenziavano come la Eco Energy s.r.l. aveva legittimamente realizzato il proprio impianto di carburanti su un’area ancora non saturata all’epoca della realizzazione dell’impianto e nel rispetto dei limiti imposti dall’art. 30 delle N.T.A. del P.R.G. del Comune di Palermo, non necessitando alcuna ulteriore cubatura.
Ebbene, Il Tribunale Amministrativo per la Regione Siciliana – sede di Palermo, condividendo le argomentazioni difensive degli Avv.ti Rubino ed Alfieri, rigettava entrambi i ricorsi proposti dalla Fuelpower s.r.l.,
Le sentenze di rigetto venivano appellate dalla Fuelpower s.r.l. innanzi al CGARS.
Al fine di costituirsi in grado di appello la Eco Energy conferiva nuovamente mandato difensivo agli Avv.ti Rubino e Alfieri, i quali, nelle memorie di costituzione, elevavano la correttezza dei provvedimenti abilitativi rilasciati alla Eco Energy, oltre al fatto che a seguito della realizzazione dell’impianto della Eco Energy la zona interessata dalla società Fuelpower s.r.l. doveva considerarsi satura, in quanto le aree asservite a impianti di carburanti non possono superare il 10% dell’area pubblica, così come previsto dalla normativa di settore e, conseguentemente, anche il diniego opposto dal Comune di Palermo alla realizzazione di un nuovo impianto di distribuzione di carburanti doveva ritenersi legittimo.
Ebbene il Consiglio di Giustizia Amministrativa della Regione Siciliana, con sentenze del 2.10.2023, condividendo le tesi difensive degli Avvocati Rubino e Alfieri, ha rigettato entrambi i ricorsi in appello proposti dalla Fuelpower s.r.l., ed inoltre, ha condannato la predetta società al pagamento delle spese processuali in favore della Eco Energy s.r.l.
Pertanto, per l’effetto delle predette pronunce l’impianto della società Eco Energy, sito in Viale Regione Siciliana, rimarrà operativo, mentre nessuna ulteriore stazione di servizio potrà essere realizzata dalla Fuelpower s.r.l.