Centri estivi per i comuni: arrivano i finanziamenti ma il comune di Agrigento è fermo al palo. Giuseppe Di Rosa del Codacons ha chiesto al sindaco, Francesco Micciché, di dire ai cittadina perché ancora non è stato fatto nulla.
“Il Ministero della famiglia – prosegue Di Rosa – ha finanziato nel mese di maggio, i centri estivi, quelli che due anni fa sono stati spesi per l’acquisto dei Suv. Tantissimi (otutti) comuni della nostra provincia hanno già organizzato tutto, il comune di Agrigento ci risulta fermo al palo, il sindaco deve dare una spiegazione. Ci sono oltre 54mila euro nelle casse del comune e siccome la stagione estiva si è conclusa, questi soldi devono essere spesi entro il 31 dicembre. Sono fondi che possono consentire comunque l’attività pomeridiana ai bambini che al mattino sono impegnati a scuola e ci sono diverse associazioni del terzo settore pronti per organizzare momenti di attività ludico ricreative perché da tempo svolgono attività a favore dei minori. Non ci risulta che il comune di Agrigento abbia dato parere favorevole al Ministero, pertanto, si ha la disponibilità di cassa”.
Proprio per questo motivo, Giuseppe Di Rosa, non si spiega il perché non sia stato pubblicato un bando al fine di consentire alle associazioni del Terzo settore e alla Cooperative di poter avviare le attività. La speranza è che non venga utilizzato lo stesso metro dello scorso anno allorché il terzo settore è stato completamente ignorato a favore di tre cooperative per un totale di appena 65 bambini impegnati. La popolazione di bambini e ragazzi di età compresa tra i 4 e i 14 anni, ad Agrigento, è almeno per 100 volte superiore. In questo periodo, nei piccoli centri della provincia agrigentina, con un budget, a volte anche irrisorio, sono stati coinvolti centinaia e centinaia di bambini.
Centri estivi per i comuni: arrivano i finanziamenti ma il comune di Agrigento è fermo al palo. Di Rosa: “Il sindaco Micciché dica cosa accade ai cittadini”
