Il governo regionale a lavoro nella redazione della proposta di Finanziaria da approvare poi in Assemblea. I dettagli e l’intervento dei sindacati.
Sono emerse le prime tracce di orientamento verso la redazione della Finanziaria che il governo Schifani proporrà all’Assemblea Regionale per l’auspicata approvazione entro il termine ultimo del 31 dicembre, scongiurando così di ricorrere, come negli anni precedenti, all’esercizio provvisorio di bilancio. Innanzitutto vi è il dossier Comuni, con le risorse che dovrebbero essere destinate agli enti locali: 350 milioni di euro per la spesa corrente nel 2024, che rappresenterebbero un aumento del 7% rispetto al 2023, a cui si sommerebbero, secondo i piani del governo, altri 115 milioni destinati agli investimenti. Prevista anche l’istituzione di un fondo di progettazione per sostenere i Comuni nella spesa dei fondi europei e del Piano nazionale di ripresa e resilienza. Sul fronte dei Forestali dovrebbero essere confermati gli stanziamenti per garantire le giornate lavorative e per assicurare la copertura dei servizi assegnati al dipartimento Territorio e ambiente e al Corpo forestale della Regione. In agenda anche un riconoscimento per i siciliani in regola con il bollo auto. Si tratta di una riduzione del 10% della tassa automobilistica regionale che negli ultimi mesi ha già condotto risorse aggiuntive nelle casse della Regione. Si intende così premiare la fedeltà fiscale e sensibilizzare tutti i contribuenti alla regolarizzazione del pagamento della tassa. Il governo è impegnato inoltre nel contrastare il caro-mutui. Sotto esame vi sarebbe una variazione di bilancio, ovvero rendere a disposizione delle famiglie siciliane con redditi non superiori ai 50mila euro annui circa 50 milioni di euro per abbattere l’aumento dei mutui contratti per l’acquisto della prima casa. Il contributo della Regione sarebbe quindi destinato a sterilizzare i tassi applicati superiori al 3%. Altri tasselli della legge di stabilità sono il credito agevolato alle imprese attraverso l’Irfis: sul tavolo vi sarebbero i primi 20 milioni di euro per prestiti a tasso agevolato allo 0,25%. I sindacati si riservano di valutare la manovra dopo avere analizzato il testo. Cgil, Cisl, Uil, Ugl e Cisal affermano: “Apprezziamo la disponibilità al dialogo. Occorre approfondire tutti i temi e ci riserviamo di farlo non appena avremo il testo integrale. Abbiamo messo in evidenza al governo alcune questioni che vanno affrontate e sulle quali ci aspettiamo risposte: tra queste il tema generale dell’occupazione, dei precari della pubblica amministrazione e della tutela dell’ambiente. Sarà nostra cura fare pervenire all’esecutivo tempestivamente le nostre osservazioni per il prosieguo del confronto”. E l’assessore regionale all’Economia, Marco Falcone, ribadisce: “Garantire i servizi essenziali e la stabilità dei conti è il primo obiettivo della manovra. Da qui discendono i diversi interventi tesi a garantire la tenuta sociale dell’Isola, mettendo in sicurezza le famiglie e sostenendo il più possibile il lavoro. Particolare rilievo assumeranno le misure sui mutui e nel campo dell’assistenza sociale alle fasce più fragili. Intendiamo destinare inoltre maggiori risorse alle esigenze di riordino contrattuale del personale della Regione, dando seguito ad aspettative presenti da anni”.