L’ex presidente della Provincia di Agrigento, Eugenio D’Orsi, interviene a seguito del proscioglimento a suo favore, per prescrizione, sentenziato dal Tribunale di Agrigento nell’ambito dell’inchiesta intitolata “Waterloo” e ruotante intorno all’ex gestore del servizio idrico agrigentino, la società “Girgenti Acque”. D’Orsi afferma: “Ho sempre avuto rispetto per il difficile compito della Magistratura e non ho mai covato sentimenti di rivalsa, anche quando sono stato colpito inopinatamente. E’ una sentenza frutto di un grave errore giudiziario. Ho intenzione di andare avanti. Chiederò al mio difensore se sussistono gli strumenti giuridici per porre rimedio a quella che ritengo una evidente ingiustizia. E’ una sentenza che cozza e viola apertamente con l’insindacabile ed insopprimibile principio costituzionale della colpevolezza al di là di ogni ragionevole dubbio. Il ringraziamento riportato nella mia conversazione è un ringraziamento fine a se stesso, di una persona perbene, che prescinde dai ruoli e da presunti fini o accordi illeciti. Pur rispettando chi amministra la giustizia, è fuori da ogni logica l’ipotizzato accordo corruttivo per un semplice contratto di mesi. Se fosse stata provata l’accusa, avrei dovuto essere rinviato a giudizio perché secondo la stessa accusa il reato non era prescritto. Se avessi avuto la preoccupazione della prescrizione non avrei esitato a rinunciarvi, perché io non ho commesso nessun atto di corruzione. Sono innocente e lo dimostrerò anche questa volta”.