Ad Agrigento, questa sera, martedì 29 agosto, al teatro della Panoramica dei Templi, innanzi casa Sanfilippo, alle ore 21, si esibirà in concerto Francesco Buzzurro, il chitarrista italiano già definito da Ennio Morricone “tra i più straordinari al mondo perché capace di rendere fruibile a tutti la musica colta”. Buzzurro presenterà il suo live intitolato “One Man Band” e alcuni brani di sua composizione tratti dal suo ultimo album “Il quinto elemento”. Biglietti acquistabili sul sito
www.ticketzeta.it oppure presso i punti vendita in Via Platone,5 (092225019) e Via Imera, 29 (092220500)
Nella recensione si legge:
Nel concerto in versione solista “Un’orchestra a sei corde”, Francesco Buzzurro, musicista di solida formazione accademica oggi Docente di Chitarra Jazz al conservatorio Scarlatti di Palermo, propone un percorso musicale che rappresenta la metafora di un abbraccio globale tra le culture. Nel repertorio del chitarrista figurano brani di varia estrazione, dal Jazz alla musica di Morricone, dagli originali dello stesso Buzzurro al Tango di Piazzolla, dalla musica di Jobim a quella in di Django Reinhardt al quale Francesco ha dedicato il suo ultimo lavoro discografico. Nel suo concerto il musicista siciliano delinea la sua personalissima visione della chitarra, trattata come una piccola orchestra con una stupefacente libertà improvvisativa che mantiene inalterati groove, eleganza armonica e che rivela una profonda sensibilità verso l’espressività interpretativa sostenuta peraltro da un inequivocabile gusto per la melodia pura. “Crossover” è quindi il termine più indicato per descrivere il concerto del chitarrista Francesco Buzzurro il cui obiettivo dichiarato è quello di abbattere all’interno della sua solo-performance tutte le barriere ormai desuete tra i cosiddetti “generi”, termine che separa le forme musicali una dall’altra quasi che esista “una” musica classica, “una” musica jazz, “una” musica latina… Per Francesco Buzzurro esiste solo “La Musica” e basta: il puro gusto di farla in maniera personalizzata e di porgerla al pubblico nella convinzione che comunicare le proprie emozioni si il vero e forse l’unico scopo di un concerto.