La Sicilia ancora devastata dalle fiamme. Roghi in tutte le province. Stop anche all’aeroporto di Birgi. Schifani: “Mani criminali dietro gli incendi, ma il sistema regge”.
Sul nord è irrotto il ciclone Poppea, fuori l’afa, tra pioggia e vento. E adesso viaggia verso il centro – sud. E sull’isola di Sicilia incombe ancora il ciclone Africano. La giornata di domenica è stata letteralmente infernale. Sono stati contati almeno 50 violenti roghi. Ovunque. Nessuna delle nove province è stata risparmiata dalle fiamme. Ad esempio, nella provincia agrigentina Forestali e Vigili del fuoco hanno lavorato a Cianciana in contrada Bissana, a Calamonaci in contrada Canalicchio, a Sciacca in contrada San Calogero Isabella, e ad Alessandria della Rocca in contrada Gabibbi. E poi, tra il tanto altro, stop alla statale 119 di Gibellina per un incendio nei pressi di Alcamo. E ancora nella provincia di Trapani è stata sgomberata la Tonnara di Scopello, e circa 200 turisti fuggiti sono stati soccorsi via mare. E non solo: Airgest ha disposto la sospensione di tutte le operazioni di aviazione civile dell’aeroporto di Trapani Birgi a causa di un incendio divampato nelle campagne circostanti, e che si è propagato a ridosso della pista. Il presidente della Regione, Renato Schifani, ha commentato: “Anche questa volta la nostra terra è messa a dura prova da mani criminali che si stanno macchiando di efferate condotte. Il sistema sta reggendo. E di questo mi sento di ringraziare di cuore tutti gli uomini e donne, di qualunque ruolo ed istituzione, che stanno dando prova di grandissimo senso del dovere ed amore della nostra Sicilia. Le sale operative del nostro Corpo forestale e della Protezione civile sono in costante contatto con i sindaci del territorio per monitorare la situazione. Sono attivi diversi mezzi aerei tra canadair ed elicotteri regionali e fortunatamente nessuno al momento è rimasto ferito e non risultano danni alle abitazioni”.