Nel 2016 l’Università degli Studi di Palermo bandiva una procedura selettiva finalizzata alla copertura di n. 1 posto di Professore Universitario di prima fascia (ex art. 18 comma 1 Legge 240/10) presso il Dipartimento di Architettura dell’Università degli Studi di Palermo, Settore Concorsuale 08/D1 – Progettazione Architettonica e Urbana.
A tale procedura, tra gli altri, decidevano di presentare istanza di partecipazione sia il Prof. M. S. che il Prof. E. P. All’esito della stessa la Commissione d’esame individuava quale candidato maggiormente idoneo a ricoprire il ruolo di Professore Universitario di prima fascia posto a bando dall’Università degli Studi di Palermo il Prof. E.P.
A seguito di un precedente contenzioso connesso alla predetta procedura selettiva il CGA aveva disposto la rivalutazione dei profili dei candidati.
Pertanto, l’Università degli Studi di Palermo al fine di dare esecuzione alla pronuncia del CGA procedeva ad annullare gli atti valutativi della procedura selettiva e nominava una diversa Commissione d’esame che, sulla base degli stessi criteri individuati dal bando, operava una nuova valutazione dei candidati alla luce del pronunciamento del Giudice di appello.
Tale nuova valutazione si concludeva con il Decreto del Rettore dell’Università degli Studi di Palermo che confermava nuovamente quale vincitore della predetta procedura selettiva il Prof. E.P.
Tuttavia, detto provvedimento veniva impugnato dal Prof. M.S., difeso dagli Avv.ti Giovanni e Giuseppe Immordino, che lamentando l’asserito mancato adeguamento al decisum del CGA e la presunta irregolarità delle valutazioni della nuova Commissione d’esame chiedeva al TAR- Palermo, l’annullamento, previa sospensione, del D.R. di nomina del Prof. E.P., nonché tutti gli atti connessi allo svolgimento dell’intera procedura selettiva.
Al fine di resistere a tale azione si costituivano in giudizio l’Università degli Studi di Palermo, difesa dagli Avv.ti Viola e Di Gregoli e il Prof. E.P., con il patrocinio degli Avv.ti Girolamo Rubino e Giuseppe Impiduglia.
Con ordinanza il TAR respingeva la domanda cautelare proposta in ricorso dal Prof. M.S., il cui esito veniva confermato anche dal CGA.
Durante la trattazione della causa nel merito gli Avv.ti Rubino e Impiduglia rilevavano l’infondatezza della tesi avversaria secondo cui la Commissione d’esame avrebbe eluso la statuizione della sentenza resa dal CGA e, all’opposto, invece evidenziavano la regolarità e la correttezza delle valutazioni espresse dalla Commissione giudicatrice, la quale solo all’esito di un nuovo esame comparativo aveva individuato nella figura del Prof. E.P. il candidato più idoneo a svolgere le funzioni didattico-scientifiche descritte dal bando.
Ebbene, con recente sentenza il Tribunale Amministrativo Regionale per la Sicilia, condividendo le argomentazioni difensive sostenute dagli Avv.ti Rubino e Impiduglia, in ordine al ricorso proposto dal Prof M.S. in parte lo ha dichiarato inammissibile ed in parte lo ha dichiarato infondato rigettandolo.
Pertanto, per l’effetto della predetta sentenza risulta legittima la nomina del Prof. E. P. a rivestire il ruolo di Professore Universitario di prima fascia, presso il Dipartimento di Architettura dell’Università degli Studi di Palermo, Settore Concorsuale 08/D1 – Progettazione Architettonica e Urbana.