Sicilia, il rientro a scuola 2023 è caro: aumenti anche fino al 18% rispetto al 2022. I dati e i consigli di Federconsumatori per risparmiare.
L’inflazione travolge anche i libri e il corredo scolastico con costi in aumento per le famiglie. Il rientro a scuola 2023 in Sicilia è tormentato dal caro prezzi. Federconsumatori ha analizzato quanto accade: rispetto al 2022 aumenta tutto, dai libri agli zaini, penne, quaderni e pennarelli. E rileva: “E’ tutto materiale che, secondo quanto riscontrato direttamente, quest’anno costa il 6,26 per cento in più con picchi del più 18 per cento su alcuni articoli, come i diari ispirati ai personaggi dei cartoni. Le scuole palermitane, ad esempio, hanno fatto scelte particolarmente costose in quanto a libri di testo obbligatori. E scelte simili sono segnalate anche nelle altre province. A queste spese, inoltre, vanno aggiunte quelle (non di meno in crescita) per zaino, astuccio, penne, matite e pennarelli, quaderni e tutto il resto del corredo scolastico necessario agli alunni. Chiude il cerchio, infine, l’inflazione rilevata anche sugli accessori tecnologici utili, ma non sempre richiesti, come i computer portatili, i tablet, le webcam e altro”. E il presidente di Federconsumatori, Alfio La Rosa, commenta: “Purtroppo anche quest’anno registriamo aumenti, anche a doppia cifra, nei prezzi dei libri e del corredo scolastico. E si tratta di aumenti veramente difficili da digerire, perché riguardano il diritto-dovere allo studio dei nostri bambini e ragazzi. Gli istituti scolastici dovrebbero fare più attenzione possibile nella scelta dei libri di testo, con un occhio anche al prezzo di copertina. Dovrebbero anche cercare di cambiare meno spesso possibile i testi, in modo da permettere alle famiglie con più figli di passare i testi da un figlio all’altro. Le case editrici ogni anno presentano nuove edizioni al fine di costringere le famiglie a comprare testi nuovi anche se in casa c’è già una edizione precedente, ma gli insegnanti possono adattare le lezioni al fine di permettere agli alunni di usare testi vecchi di pochi anni”. E quindi conclude: “Deve esserci uno sforzo comune tra scuole e famiglie perché il fine ultimo della scuola è far crescere la cultura dei ragazzi, non i bilanci delle case editrici”. Il primo consiglio di Federconsumatori Sicilia è quello di spendere di più solo su ciò che è più importante, come uno zaino di qualità che protegge la salute della schiena dei bambini e dei ragazzi. Il secondo consiglio è quello di considerare il fatto che non sempre un prodotto di marca è migliore di uno “anonimo”: molte volte il produttore è persino lo stesso, come si può dedurre confrontando le etichette.