Il presidente di ConfIndustria, Alessandro Albanese, interviene a ruota, dopo Schifani, a fronte delle prospettive positive di sviluppo in Sicilia appena tracciate dalla Cgia di Mestre.
Il presidente degli Industriali siciliani, Alessandro Albanese, interviene a ruota, dopo Schifani, a fronte delle prospettive positive di sviluppo in Sicilia appena tracciate dalla Cgia di Mestre. Il responsabile di ConfIndustria premette: “Sono dati incoraggianti, e li avevamo in parte già registrati. Parliamo in termini percentuali, non in termini assoluti, ma è una buona cosa”. E poi commenta: “La crescita dell’Isola è merito di una serie di attività di impresa, nonostante il caro energia e condizioni di marginalità geografica. Ed è merito delle politiche di sostegno della Regione, come ‘Ripresa Sicilia’ soprattutto, che danno forza agli investimenti. Finalmente la spesa viene indirizzata su attività che fanno da volano”. Secondo Albanese il governo presieduto da Renato Schifani ha compreso subito che “una parte importante la fanno gli idrocarburi, e ha sostenuto sin dal suo insediamento il polo di Siracusa. E’ la strada giusta, se c’è sostegno all’impresa c’è sostegno per le famiglie. Il governo Schifani sta mantenendo l’impegno a rendere la Regione più efficiente e reattiva rispetto alle sfide del mercato e alle tempistiche delle imprese, confermando una robusta iniezione di spesa pubblica nel tessuto economico della Sicilia. Abbiamo sostenuto, e continueremo a farlo, l’attività di un governo che si sta distinguendo in tal senso e che, richiamando i suoi lavoratori dalle ferie per velocizzare i pagamenti regionali, ha dato un segnale e dimostrato grande sensibilità”. Infatti, sono confermati per il 2023 i progressi compiuti dalla Regione Siciliana sul volume di pagamenti verso imprese e fornitori. Come attestano i dati sul monitoraggio della spesa rilevati dall’assessorato all’Economia, la Regione nei primi sei mesi di quest’anno è riuscita a liquidare a imprese e fornitori un miliardo e 250 milioni di euro in più rispetto allo stesso semestre del 2022. E’ una crescita connessa all’incremento di servizi erogati e investimenti compiuti dalle diverse articolazioni regionali. E Albanese prospetta: “Ora auspichiamo che ci sia anche un sostegno al credito, ma questa è una cosa che riguarda in particolare il Governo nazionale. Abbiamo un interlocutore validissimo, che è il governo regionale, per far sentire la nostra voce. Le imprese che si sono indebitate durante la pandemia rischiano di non poter pagare i mutui. Servirebbe una moratoria. C’è adesso questa tassa sugli extraprofitti delle banche, vediamo come verrà impiegata. “Inoltre – conclude Albanese – apprezziamo anche la dinamicità dell’Irfis degli ultimi due anni. Finalmente ha imboccato la strada giusta. Stiamo diventando più europei degli europei”.