Non si attenua l’emergenza incendi in Sicilia. La Dc, con Cuffaro e Savona, invoca altri canadair. Il Partito Democratico interroga Piantedosi su una delibera del governo Schifani.
L’emergenza incendi in Sicilia, che non si è ancora attenuata e che, anzi, rischia di acuirsi nell’approssimarsi a cavallo del Ferragosto di altre ondate di calore anomalo alimentate dal ciclone africano, ha rivelato l’inefficienza delle dotazioni di mezzi adeguati per fronteggiare la furia delle fiamme. Innanzitutto lo scarso numero di canadair a disposizione. A tal proposito il segretario nazionale della Democrazia Cristiana, Totò Cuffaro, e il componente del direttivo nazionale del partito, Alessio Savona, invocano il concorso e il sostegno dello Stato, e affermano: “Abbiamo ancora gli occhi carichi di tanto dolore dopo gli incendi che hanno falcidiato la Sicilia nei giorni scorsi. Tale tragedia ha confermato ancora una volta quanto importante sia la dotazione di una flotta di canadair a disposizione della Regione Siciliana. Purtroppo però l’acquisto non potrà essere effettuato utilizzando le risorse allocate dal Pnrr. E’ necessario il concorso dello Stato italiano. Ecco perché chiediamo alle Istituzioni di attingere alle risorse del Poc, il Piano operativo di coesione, così come precedentemente avvenuto per l’acquisto degli elicotteri destinati ai Vigili del fuoco”. Cuffaro e Savona sottolineano: “L’utilizzo delle risorse del Poc rappresenta un’opportunità concreta per affrontare in maniera più efficace e tempestiva le criticità legate agli incendi che purtroppo hanno devastato la Regione”. Nel frattempo il Partito Democratico ha pronta un’interrogazione al ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, contro la delibera approvata dal governo Schifani lo scorso 27 luglio al fine di istituire un “tavolo tecnico” di confronto a margine della “crisi del fuoco”. Il segretario regionale Anthony Barbagallo spiega: “Riteniamo che tale delibera mostri evidenti profili di incostituzionalità. Prevede infatti l’istituzione di un ‘tavolo tecnico’ attorno al quale devono riunirsi tutti gli organi dello Stato preposti al controllo del territorio, dal prefetto di Palermo, che ne sarebbe anche il coordinatore, al questore di Palermo anche in rappresentanza degli altri questori dell’Isola, ai comandanti regionali di Guardia di finanza e Carabinieri, ai dirigenti regionali del dipartimenti della Protezione Civile, 118 e Corpo Forestale”. Barbagallo, che è anche capogruppo del PD in commissione Trasporti alla Camera, traccia il contenuto del quesito urgente da rivolgere a Piantedosi, e aggiunge: “Chiederemo al ministro degli Interni se questa delibera sia il frutto di un accordo preventivo con gli organismi dello Stato e, se così fosse, questo accordo noi vorremmo vederlo e leggerlo poiché lo riteniamo palesemente incostituzionale. Oppure, ancora una volta, il presidente della Regione Siciliana ha travisato il suo ruolo e non ha compreso, ad un anno dalla sua elezione, che non è tra le prerogative del presidente della Regione siciliana disporre, con delibere di giunta, degli organismi preposti al controllo del governo centrale”.