Ferdinando Sciabbarrà cede al Comune di Realmonte la sua parte privata della Scala dei Turchi. Si affianca all’area del Demanio per una gestione complessiva.
Il sindaco di Realmonte, Sabrina Lattuca, e l’ex funzionario della Camera di Commercio di Agrigento, Ferdinando Sciabbarrà, accompagnati dagli avvocati Vincenzo Caponnetto e Antonio Cremona, si sono recati a Porto Empedocle. Hanno sorseggiato un caffè in un bar in via Roma. E poi sono entrati in una traversa, la via Granet, hanno citofonato al civico 3, e sono stati accolti nello studio del notaio Giuseppe Fanara. Gli ospiti hanno incaricato il notaio di predisporre l’atto di trasferimento della parte della Scala dei Turchi di proprietà di Sciabbarrà al Comune di Realmonte e quindi alla fruizione pubblica. Il sindaco Lattuca sintetizza così: “Entro i primi giorni del prossimo mese di settembre l’atto sarà sottoscritto dalle parti, ponendo fine ad una querelle che si è protratta da decenni”. Il 2 settembre del 2021 il giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Agrigento, Stefano Zammuto, accogliendo quanto proposto dalla Procura, ha emesso decreto penale di condanna e ha inflitto una multa da 13.600 euro a Ferdinando Sciabbarrà, con sospensione condizionale della pena e ordine di restituzione all’imputato di parte della Scala dei Turchi, già sottoposta a sequestro dalla Procura di Agrigento il 27 febbraio del 2020. Sciabbarrà è stato imputato di occupazione di suolo del demanio, e di violazioni in materia di sicurezza e tutela di beni ambientali. Ebbene, il 17 novembre del 2021 tale parte è stata, come sentenziato dal giudice Zammuto, restituita formalmente a Sciabbarrà e, quindi dissequestrata. E, come ha precisato l’avvocato Giuseppe Scozzari, che assiste Sciabbarrà, la parte restituita alla Regione è solo quella del Demanio, mai oggetto di occupazione da parte di Sciabbarrà. Già lo scorso 31 maggio il sindaco Sabrina Lattuca ha annunciato: “A breve sarà siglato un protocollo d’intesa tra l’Ente Parco archeologico e paesaggistico di Agrigento ed il Comune di Realmonte che prevede la pianificazione di un programma per la co-gestione di Villa Romana, dell’Antiquarium e della parte fruibile del comprensorio Scala dei Turchi – Belvedere, realizzando una serie di servizi, rivolti alla collettività ed ai turisti per una fruizione consapevole del sito compreso l’abbattimento delle barriere architettoniche”. E il direttore dei Parco, Roberto Sciarratta, ha precisato: “Non gestiremo in toto la Scala dei Turchi, ci occuperemo solamente dell’area del Demanio, circa 1.800 metri quadrati, che è stata delimitata con decreto del dipartimento regionale dell’Ambiente confinante con il mare, che è quindi di demanio pubblico e non privato, affidata dal luglio del 2022 in concessione decennale al Comune, con possibilità di rinnovo”. Ebbene adesso in tale progetto rientrerà anche la parte privata di Ferdinando Sciabbarrà, ceduta da lui al Comune, con il sigillo del notaio Fanara.