Due migranti, tra cui un bambino di 1 anno e mezzo, sono morti durante il viaggio verso Lampedusa. Il Prefetto Romano ha reperito un’area per lo stoccaggio delle barche dei migranti.
Due migranti, tra cui un bambino di 1 anno e mezzo, sono morti durante la traversata a bordo di un barchino di 7 metri salpato da Sfax in Tunisia. Entrambi i cadaveri sono stati abbandonati in mare. Così hanno raccontato alla Guardia di Finanza a Lampedusa alcuni testimoni dei 39 migranti soccorsi, provenienti da Costa d’Avorio, Nigeria e Burkina Faso. Il bambino, nigeriano, è morto lo scorso lunedì. Tra i 39 sbarcati vi sono anche i genitori della vittima. L’altro morto sarebbe un ventenne ivoriano, come ha riferito la sorella. Oltre ai 39 naufraghi, trasferiti nel Centro d’accoglienza in contrada Imbriacola, sono giunti a Lampedusa altri due gruppi: 37 tunisini (tra cui 7 donne e 11 minori) partiti da Kerkennah in Tunisia, e 41 egiziani e siriani (tra cui 7 minori) salpati a bordo di un barcone in legno di 9 metri da Zuwara in Libia. Nel corso delle ultime ore nell’isola agrigentina si sono susseguiti 28 approdi, con un totale di 1.036 migranti a terra. Nel frattempo la Prefettura di Agrigento ha reperito un’area a Lampedusa per lo stoccaggio delle barche usate dai migranti. E’ nei pressi del porto, non visibile a residenti e turisti. Il prefetto, Filippo Romano, spiega: “Prima ancora che arrivassi io, è stata interpellata Legambiente, ente gestore della riserva di Isola dei Conigli, che ha indicato 4 o 5 punti dove collocare eventualmente le barche utilizzate dai migranti. Sto lavorando con l’agenzia delle Dogane per far sì che, ove possibile, il carburante – che però non dovrebbe essere di buona qualità – e i motori siano regalati alla marineria locale. La Prefettura li darà al Comune, che li potrà distribuire a chi ritiene. L’area dove saranno stoccate le barche, in attesa del trasferimento sulla terraferma, dovrà ospitare anche i carburanti. Saranno realizzate delle taniche antincendio che possano contenerli” – conclude Romano. Fino allo scorso dicembre in contrada Ponente vi è stata un’area privata di circa 1.500 metri quadrati, utilizzata come sito di stoccaggio delle imbarcazioni. La Guardia di Finanza, su disposizione del procuratore reggente di Agrigento, Salvatore Vella, ha eseguito un decreto di sequestro preventivo firmato dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale, Francesco Provenzano. Il terreno, secondo quanto accertato dalla Procura, è stato privo delle autorizzazioni ambientali. Ancora nel frattempo, l’Agenzia del Demanio ha avviato una gara europea, che si concluderà entro l’anno, per affidare il servizio di trasferimento delle barche giacenti lungo la costa di Lampedusa. Una volta a settimana, navi speciali caricheranno le barche accumulate a molo Favarolo. Oppure le navi saranno utilizzate non appena si raggiunga un certo numero di tonnellate.