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Sicilia, il flagello del fuoco e i rimedi

Da oggi aumenta l’operatività dell’aeroporto di Catania. In giunta la dichiarazione dello stato di calamità provocato dall’emergenza incendi. L’intervento di Schifani.

Già da oggi l’operatività dell’aeroporto di Catania aumenta da 8 a 10 voli all’ora (5 partenze e 5 arrivi). E da martedì primo agosto, quando entrerà in funzione la tensostruttura da 500 metri quadrati allestita dall’aeronautica militare, si potranno aumentare fino a 14 voli all’ora. Il ritorno alla piena normalità si avrà qualche giorno dopo, non appena termineranno le operazioni di bonifica e ripristino del terminal “A”. Così ha annunciato il presidente della Regione, Renato Schifani, al termine di una riunione operativa organizzata e presieduta all’aeroporto Fontanarossa. E’ stato un vertice voluto dal governatore per verificare personalmente la situazione dello scalo catanese dopo il rogo del 16 luglio che ne ha compromesso la funzionalità, e per affrontare le criticità legate alla parziale chiusura dell’aerostazione. Secondo stime non tanto approssimative, la Sicilia perderebbe almeno 40 milioni di euro al giorno di indotto turistico, considerando che si è nel cuore dell’alta stagione e l’isola è tra le mete di villeggiatura privilegiate in ambito internazionale. All’incontro hanno partecipato l’assessore regionale alle Infrastrutture, Alessandro Aricò, il sindaco di Catania, Enrico Trantino, l’amministratore delegato della Sac (la società che gestisce l’aeroporto), Nico Torrisi, oltre ai rappresentanti di tutti gli enti interessati dalla situazione di emergenza. In videocollegamento è stato presente anche il ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini, che ha assicurato tutto il supporto possibile per il rapido ripristino integrale dello scalo etneo. Nel frattempo Schifani è in attesa della relazione da parte della Protezione civile sullo stato degli incendi in Sicilia in modo da poter dichiarare in giunta lo stato di calamità e chiedere al governo nazionale il riconoscimento dello stato di emergenza per l’isola. E il presidente spiega: “Ci sono danni ingenti, ancora non quantificabili e numerosi roghi ancora attivi. Voglio rinnovare il ringraziamento della comunità siciliana alla Protezione civile, al Corpo forestale, Vigili del fuoco e volontari impegnati fin dal primo momento, con grande spirito di sacrificio e senso di responsabilità, ad arginare l’emergenza di questi ultimi due giorni. Confido in un rapido e positivo riscontro da parte del governo nazionale, di modo che si possa cominciare al più presto a pianificare i primi interventi, auspicando nel frattempo che il miglioramento delle condizioni climatiche metta fine alla fase più acuta dell’emergenza”.

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