“Non servono liste di consigli e buone proposte per chi ogni giorno rischia di morire di lavoro. Adesso, canna di caldo-killer. Dalla Regione ci aspettiamo ordinanze, norme, misure urgenti. Insomma, ci aspettiamo fatti concreti”. Lo affermano per Cgil e Uil Sicilia e i segretari Francesco Lucchesi e Ignazio Baudo, alla fine di una riunione online che ha impegnato i gruppi direzioni territoriali delle due organizzazioni sindacali.
“Venerdì 28 con presidi nei nuovi capoluoghi dell’Isola – annunciano Cgil e Uil – risponderemo al silenzio e all’inerzia, francamente preoccupata, con cui le istituzioni pubbliche stanno rispondendo agli appelli e alle denunce che abbiamo lanciato e continuiamo a fare di fronte alla crescita esponenziale delle minacce a salute e sicurezza nei campi, nei cantieri, nelle fabbriche”.
Lucchesi e Baudo aggiungono: “Sembra emblematico il modo in cui il rischio da choc termico nei luoghi di lavoro viene affrontato in Sicilia. Non basta il decreto legislativo 81/108 che in tutta Italia individua misure di prevenzione e protezione da adottare in presenza di onde di calore estremo. È necessaria un’ordinanza del presidente della Regione che preveda, in condizione di allerta per elevate temperature e percentuali di umidità, la sospensione di tutte le attività nei settori a rischio dalle 12 alle 16. Ormai da anni, come abbiamo ricordato più volte, altri presidenti di Regione firmano disposizioni simili. Queste sì che sono buone pratiche, decisamente da adottare. E francamente le preferiamo alle lacrime da coccodrillo del giorno dopo!”.
Ad Agrigento, il segretario generale della Uil agrigentina, Gero Acquisto, ha programmato il sit in di protesta dinanzi la Prefettura di Agrigento alle 9,30.