Video conferenza tra Schifani, Falcone e Giorgetti: intesa su rientro disavanzo, sblocco assunzioni e compartecipazione alla spesa sanitaria. I dettagli.
Da una parte la prosecuzione del risanamento finanziario e dall’altra lo sblocco delle assunzioni per rimediare alle carenze di organico, aggiungendo, inoltre, una revisione della compartecipazione della Regione Siciliana alla spesa sanitaria nazionale: ecco in estrema sintesi quanto appena emerso da un confronto Stato – Regione in video conferenza. Il presidente Renato Schifani ha incontrato il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti. In collegamento anche l’assessore regionale all’Economia, Marco Falcone, il ragioniere generale Ignazio Tozzo, e il ragioniere generale dello Stato Biagio Mazzotta. Ed è stata, in primis, raggiunta un’intesa per il rientro del disavanzo della Regione e per il superamento di alcuni vincoli, come il blocco delle assunzioni. E Schifani riferisce: “Nel clima di consueta e proficua collaborazione con il ministro Giorgetti, abbiamo condiviso una modifica dell’accordo che, da una parte, rafforza il percorso di risanamento economico della Sicilia, dall’altra elimina alcune condizioni del vecchio patto con lo Stato che ormai fungevano da zavorra per la nostra Regione. A fronte, infatti, di un impegno ad aumentare gli accantonamenti utili alla riduzione del disavanzo, potremo innanzitutto avviare realmente la macchina dei concorsi per colmare i vuoti nelle piante organiche. Si permetterà quindi al governo regionale di indire i concorsi innanzitutto per sostituire chi è andato in pensione. E sono tanti, considerando l’effetto che ha avuto ‘quota 100’. Manteniamo dunque gli impegni presi con i siciliani, senza far deviare la Regione dal virtuoso percorso di risanamento economico che abbiamo intrapreso e che è ormai irreversibile”. Nel dettaglio, nella legge di bilancio 2023 approvata dal Parlamento nazionale, è stato inserito un emendamento “Salva Sicilia”, che consente alla Regione di rateizzare in quote costanti, in dieci anni a decorrere dall’esercizio 2023, il disavanzo 2018 e le relative quote di disavanzo non recuperate alla data del 31 dicembre 2022. Si tratta pressappoco di circa 2,2 miliardi di euro. “Il nuovo accordo – aggiunge l’assessore Falcone – prevede un graduale aumento della compartecipazione dello Stato alla spesa sanitaria della Sicilia, fino a toccare i 600 milioni di euro nel 2026, in cambio di un incremento delle quote di risparmio della Regione. Questo rappresenta per noi un importante punto di svolta. Ci viene richiesto uno sforzo maggiore, arrivando gradualmente a circa 500 milioni all’anno di risparmi, utili però ad anticipare i tempi di rientro del debito della Sicilia. Potremo onorare tali condizioni con una macchina amministrativa più competitiva, grazie alla rimozione totale del blocco del turn over”.