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“Regione”, approvato il Defr

Il governo regionale ha approvato il primo Documento di economia e finanza della legislatura. Gli interventi di Schifani e dell’assessore Falcone.

La giunta regionale, al fotofinish alla scadenza del 30 giugno, ha appena approvato, su proposta dell’assessore regionale all’Economia, Falcone, il nuovo (e primo della legislatura) Documento di economia e finanza regionale 2024 – 2026. E Schifani assicura: “Presentiamo un Defr che, pur nella prudenza necessaria dinanzi alle difficoltà congiunturali che attraversa l’intero Paese, offre segnali confortanti e dati in positivo per la nostra economia. Il nostro governo è a lavoro per irrobustire e rendere sempre più strutturale la crescita, seguendo il percorso già avviato di sostegno alle famiglie e alle imprese. Non mancano le misure per rilanciare gli investimenti e rafforzare la competitività della nostra regione. Per altro verso, non perdiamo di vista il risanamento dei conti e la necessità di contenere e via via ridurre, come già sta avvenendo, l’indebitamento dell’ente, sottoposto inoltre a un virtuoso processo di riordino istituzionale”. Il Documento di economia e finanza regionale è lo strumento di programmazione economica della Regione per il prossimo triennio e si articola in tre sezioni: la prima è riservata al quadro macroeconomico della Sicilia, la seconda alla politica economica seguita dalla Regione, declinata seguendo l’azione di ciascun assessorato, e, infine, la terza sezione si concentra sull’analisi del quadro finanziario dell’Ente. E l’assessore Falcone manifesta ottimismo: “Migliorano i conti, riduciamo sempre più le fragilità di bilancio e accresciamo la credibilità della Regione in ambito economico e finanziario. Il governo Schifani lavora in questa direzione e i numeri del Defr confermano l’efficacia del nostro impegno: l’indebitamento della Regione è ormai stabilmente in calo e si riduce il disavanzo, mentre d’altra parte cresce il gettito erariale, consegnandoci nuove risorse da impiegare virtuosamente nel sostegno al tessuto socio-economico siciliano”. Secondo le stime, elaborate dal Servizio statistica della Regione su dati Istat e Movimprese, e confermate dal rapporto di Banca d’Italia, nel 2023 il Prodotto interno lordo della Sicilia crescerà mediamente dell’1 per cento. Ed è un andamento in linea con quello nazionale. E Falcone rilancia: “Superare la crescita di un punto di Pil diventa a questo punto un obiettivo possibile, qualificando e accelerando la spesa pubblica, con importanti iniezioni finanziarie nei settori produttivi e con l’incremento degli investimenti nelle grandi opere pubbliche, essenziali per il salto di qualità dei servizi, ma soprattutto per la qualità della vita della nostra regione. Inoltre, la certezza della spesa e il miglioramento delle tempistiche dei pagamenti, già avviato, sarà d’aiuto alle imprese per fare la loro parte”.

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