Una donna è stata operata nell’ospedale “Sant’Antonio Abate” a Trapani, per eliminare dei fibromi all’utero. I medici hanno ricucito il tutto ma non si sono accorti di avere lasciato un pezzo di tubo di drenaggio collegato, durante l’intervento, ad una sorta di valvola in grado di esercitare una blanda aspirazione. Scoperto il tubo a seguito di forti dolori addominali, la donna è stata nuovamente operata ed ha avuto proposto dall’amministrazione sanitaria un risarcimento di 1.500 euro che lei ha considerato quasi come un affronto, tant’è che, assistita dall’avvocato Maurizio Miceli, ha adito le vie legali. Al contenzioso di carattere civile potrebbe affiancarsi un risvolto penale giacché è stata investita la Procura della Repubblica di Trapani dell’accertamento di eventuali responsabilità da parte dei sanitari che hanno effettuato il primo intervento sulla paziente.