Al fine di fronteggiare le emergenze, e anche di tutelare il patrimonio storico e monumentale, il Comune di Naro aggiorna il Piano di protezione civile, circa dieci anni dopo la sua redazione. L’incarico è stato affidato all’architetto Giuseppe Grimaldi, esperto in materia di pianificazione di protezione civile e già autore di diversi piani in altre zone della provincia agrigentina. Si è già svolto un primo confronto al Comune, e la prossima settimana inizieranno i sopralluoghi. Grimaldi afferma: “Bisogna essere pronti a tutto, con condizioni climatiche che sono in continuo mutamento. E’ chiaro che adesso c’è molta sensibilità sull’argomento in considerazione dell’emergenza ancora in corso in Emilia Romagna e Marche. Uno degli scenari che sarà previsto in questo aggiornamento del Piano di protezione civile sarà anche l’emergenza di tipo idrogeologico, ovvero uno scenario che il Comune di Naro ha già vissuto con la frana di via Vanelle nel 2005. Forniremo uno strumento che sarà in continuo mutamento e in continuo aggiornamento così come è in evoluzione la popolazione: andranno innanzitutto previste le iniziative da intraprendere nell’immediatezza per assistere i cittadini. Bisogna però sapere che grazie al Piano di protezione civile, se ben utilizzato, possono essere intercettati una serie di finanziamenti per creazione e manutenzione di vie di fuga e, sotto il profilo del contrasto al dissesto idrogeologico anche, per tutelare i beni artistici e monumentali di cui le nostre città, e Naro in particolare, sono ricchissime. Adesso avvieremo una serie di sopralluoghi e una interlocuzione costante con i dirigenti comunali e poi, questa estate, provvederemo ad iniziative di comunicazione che mettano a conoscenza la popolazione del nuovo piano, anche con la diffusione di un video specificatamente realizzato. Un plauso all’amministrazione Brandara che si è mostrata sensibile a questi argomenti tanto da aver pensato di aggiornare il piano di cui era in possesso”. E il sindaco Brandara commenta: “Naro ha già registrato un dissesto idrogeologico rilevante nel 2005, e lo ricordo bene perché in quel momento ero sindaco. Da sempre abbiamo posto massima attenzione sul tema tanto che più di dieci anni fa ci dotammo di un piano, che è ovviamente oggi superato. Per questo abbiamo affidato a dei professionisti esterni l’incarico per aggiornare questo importante strumento che può essere di grande aiuto in situazioni di emergenza. Quando vedo le allerte meteo ho sempre il patema d’animo, perché i Comuni soffrono sia per mancanza di personale che di professionalità. Dobbiamo però essere pronti ad ogni evenienza, sperando che non serva. Ma in caso di emergenza ognuno deve sapere cosa fare, e come muoversi”.
Le interviste a Brandara e a Grimaldi sono in onda oggi al Videogiornale di Teleacras sul canale 178 di Tele Iblea.