Il caso “Turano” accelera la verifica di governo già preventivata dal presidente della Regione sullo stato di salute della coalizione. L’intervento di Schifani.
E’ in bilico l’assessore regionale all’Istruzione e alla Formazione professionale, Mimmo Turano. A Trapani si è appena imposto sugli avversari il candidato a sindaco, e sindaco uscente del centrosinistra, Giacomo Tranchida, che si è avvalso anche del sostegno dell’assessore trapanese della Lega. Infatti Tranchida è stato appoggiato da dieci liste civiche, alcune con candidati del Partito Democratico e della Lega, che hanno rinunciato al proprio simbolo perché spaccati internamente. Ecco perché adesso si invoca una verifica di governo per rimuovere l’assessore Turano. E Schifani commenta: “E’ evidente che questa vicenda sarà discussa e affrontata nel corso di una verifica che avevo già preventivato nell’interesse dello stato di salute della coalizione che – vorrei ricordare – è ottimo. Dopo questa tornata elettorale la coalizione esce rafforzata, portatrice di uno stato di salute ottimo nel governo, dove non ho mai avuto momenti di tensione con nessuna forza politica. Anzi, devo ringraziare sia i leader che gli assessori per il grande senso di responsabilità che li ha portati a impegnarsi per questa azione di governo”. E poi Schifani scava più a fondo sul caso Trapani, e aggiunge: “Così come sono rimasto estremamente contento e soddisfatto dell’unità raggiunta a Catania, quasi per compensare questa mia gioia è arrivata la difficoltà a Trapani, dove ho sperato fino all’ultimo che si potesse raggiungere una normale e fisiologica coesione dell’alleanza. Mi sono speso anche lì, in forma riservata, ma qualche cenno l’ho fatto anche in giunta a porte chiuse. Spesso mi capita di parlare con i colleghi assessori a porte chiuse, senza i funzionari addetti. Ci ho sperato, ma mi sono reso conto che la situazione era difficilmente recuperabile, anche perché ho trovato una situazione poco propensa alla rivisitazione di una scelta. E purtroppo è successo il peggio del peggio, cioè che la lista della Lega ha ottenuto quei consensi che, se si fosse schierata nel suo alveo naturale, avrebbero consentito al candidato Miceli di vincere agevolmente. Maurizio Miceli si è rivelato un ottimo candidato. Il centrodestra e Fratelli d’Italia avevano individuato una ottima candidatura”. E poi, più in generale sull’esito delle elezioni Amministrative, il presidente della Regione afferma: “Questa tornata elettorale registra sostanzialmente una mancata riuscita dell’alleanza del campo largo a Sinistra. Evidentemente questa alleanza si dimostra soltanto un’aspirazione dei soggetti politici che ne fanno parte, ma non trova un collante sul territorio. Forze troppo eterogenee tra loro tendono ad aggregarsi ma senza successo perché ormai l’elettore è più preparato e sensibilizzato rispetto al passato ad accogliere nuovi modelli di alleanze. Il centrodestra ne esce rafforzato e conferma che quando è unito non ci sono avversari. Personalmente mi sono molto impegnato affinché il centrodestra andasse unito”.