Il giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Catania, Simona Ragazzi, ha disposto la sospensione dall’esercizio di pubblici uffici e servizi per un anno a carico di sei indagati nell’ambito di un’inchiesta della Procura etnea nel settore Sanità, che è già sfociata in misure restrittive lo scorso 29 aprile. Tra i sei vi sono anche gli ex assessori della Regione Siciliana della Salute, Ruggero Razza, e del Lavoro, Antonio Scavone. Tra i destinatari del provvedimento, inoltre, il presidente dell’Ordine dei medici di Catania, Ignazio ‘Igo’ La Mantia, Filippo Di Piazza, Giuseppe Di Rosa, originario di Palma di Montechiaro, e Rosalia Maria Leonardi. La stessa misura cautelare, ma della durata di otto mesi, è stata emessa nei confronti di Alberto Bianchi e Calogero Grillo, di Canicattì. Razza e Scavone sono indagati per turbata libertà di scelta del contraente per la nomina di due professionisti per altrettanti progetti. La Mantia invece avrebbe favorito un candidato a un concorso a dirigente all’Ordine dei medici di Catania. Bianchi e Grillo non avrebbero attivato i loro poteri di controllo della legalità formale e sostanziale delle procedure.