La Regione avvia nel concreto le procedure di stabilizzazione del personale covid nel Servizio sanitario regionale. I dettagli sulla direttiva appena emessa dall’assessore Volo.
A fronte delle agitazioni sindacali, e a rimedio delle condizioni di incertezza legate all’applicazione o meno del protocollo d’intesa firmato lo scorso 31 marzo tra l’assessore regionale alla Sanità, Giovanna Volo, e una minoranza dei sindacati di categoria, la stessa Volo ha appena emesso una direttiva di attuazione che avvia nel concreto, sciogliendo dubbi e riserve, le procedure di stabilizzazione del personale covid nel Servizio sanitario regionale. Dunque, la Regione concede agli Enti e alle Aziende sanitarie e ospedaliere della Sicilia un periodo di 30 giorni, fino al 28 maggio, per aggiornare i propri piani del fabbisogno e individuare i posti vacanti da destinare, nel rispetto del limite del 50 per cento delle complessive risorse assunzionali, a quei lavoratori che hanno prestato servizio in area sanitaria, socio-sanitaria e amministrativa durante l’emergenza pandemica. Se i posti disponibili dovessero risultare inferiori al numero di personale che ha diritto alla stabilizzazione, gli Enti e le Aziende potranno chiedere una rimodulazione motivata dei piani triennali di fabbisogno e della relativa dotazione organica. L’assessorato, come richiesto dalla maggioranza dei sindacati del settore, ha disposto anche la sospensione delle procedure concorsuali già bandite o non ancora concluse con l’approvazione della graduatoria definitiva, così da consentire una rideterminazione del numero dei posti messi a concorso, tenendo anche conto dei soggetti che hanno maturato i requisiti per la stabilizzazione. Lo stop non interessa però le procedure di reclutamento dell’area medica, utili a fronteggiare la cronica carenza di personale riscontrata nel Sistema sanitario regionale. Al personale precario covid che abbia maturato almeno 6 mesi di servizio durante il periodo dell’emergenza e che, però, a causa dei limiti di legge, è rimasto escluso dalle procedure di stabilizzazione, sarà riconosciuto un punteggio premiale sino a un massimo di 7 punti nei bandi di selezione. Si tratta di una garanzia che dovrà essere prevista anche nell’ambito delle selezioni sospese e che saranno riavviate dopo la riapertura dei termini per l’adeguamento alla direttiva dell’assessorato. Fino alla definizione degli adempimenti previsti dal protocollo, gli Enti e le Aziende hanno la facoltà di prorogare i contratti in essere, sempre nei limiti di legge, se necessari per garantire il corretto ed efficiente svolgimento delle attività di gestione.