Il 14 gennaio del 2022, ribaltando la sentenza di condanna a 9 mesi di reclusione inflitta in primo grado dal Tribunale di Agrigento, la Corte d’Appello di Palermo ha assolto, con la formula “perchè il fatto non sussiste”, Angelo Scopelliti, 75 anni, di Palma di Montechiaro, legale rappresentante della società “Agriscia”, imputato di omicidio colposo e di alcune violazioni della normativa in materia di sicurezza sul lavoro, nell’ambito dell’inchiesta relativa alla morte sul lavoro del meccanico, Liborio Di Vincenzo, 50 anni, deceduto il 16 ottobre del 2010, a seguito di una esplosione nell’officina del centro di distribuzione giornali e riviste “Agriscia”, nella zona industriale di Agrigento, in contrada San Benedetto. Ebbene adesso la Cassazione, accogliendo i ricorsi del procuratore generale e dell’avvocato di parte civile, Giovanni Castronovo, ha annullato la sentenza di assoluzione di secondo grado con rinvio ad altra sezione della Corte d’Appello di Palermo.