La Cgil di Agrigento, tramite il segretario generale, Alfonso Buscemi, e la segretaria generale Filcams (il Sindacato del commercio, turismo e servizi) Salvina Mangione, interviene a seguito della proclamazione di Agrigento quale Capitale italiana della Cultura 2025. Buscemi e Mangione affermano: “Si tratta di un titolo che rafforzerà ancora di più i dati in aumento delle presenze turistiche, che si annunciano da record nella prossima estate. Tuttavia l’esperienza insegna che ciò non è sufficiente, come è stato dimostrato nel passato, se poi non si creano le condizioni base di accoglienza e servizi minimi, a partire dalla mobilità interna sia con i mezzi pubblici molto carenti che con parcheggi, oggi inesistenti. E non ci si può rassegnare al decoro urbano abbandonato a se stesso. Certamente su questo l’Amministrazione di Agrigento deve fare molto di più, ma è necessario che anche i cittadini facciano la loro parte. Inoltre, i nostri giovani e meno giovani, molti dei quali rimasti impigliati nella rete delle innumerevoli crisi, hanno la necessità e la volontà di recuperare fiducia nel mondo imprenditoriale agrigentino. Applicare i giusti contratti, tentare la destagionalizzazione e l’emersione dal lavoro sfruttato, nero e grigio: è una rivoluzione culturale nella nostra provincia. Auspichiamo e chiediamo all’impresa turistica di aprire un nuovo dialogo con le parti sociali e di approcciarsi alla nuova stagione con la giusta attenzione al mondo del lavoro, che non è fatto solo di offerta e proposta, ma di buona offerta e giusta risposta”.