Ancora una volta parliamo del traguardo raggiunto dal licatese Tony Rocchetta e, in particolare del suo progetto intraprendente legato a una ricerca e a uno studio sui grani antichi siciliani.
Per il terzo anno consecutivo possiamo rivedere nuovamente nel territorio di Licata la varietà autoctona di grano siciliano “La Chiattulidda”, varietà di grano antico siciliano licatese che era scomparso da mezzo secolo. Grazie all’impegno di Tony Rocchetta che è riuscito a trovare piccole quantità di semi, “la chiattulidda” è stata reintrodotta nel territorio. Rocchetta è diventato custode di questo importantissimo patrimonio genetico.
Il suo progetto è quello di portare tra qualche anno nelle tavole italiane un pane a km 0 realizzato con questa farina di grano pregiato, per fare diventare questa eccellenza una dop importante per tutta la comunità di Licata e non solo.
“Il pane – dice Rocchetta – esiste da sempre, è l elemento più importante più importante e sacro della nostra alimentazione. L’elemento più semplice visto che bastano acqua e farina. Da più di 12mila anni lo abbiamo visto in varie forme, ci ha nutrito e alimentato, ci ha raccontato e accompagnato nelle nostre preghiere invocando il nostro Pane quotidiano ed ancora oggi rimane oggetto dei nostri proverbi, vado a lavorare per un pezzo di pane. Quindi dietro a un pezzo di pane c’è un valore che va oltre, c’è un territorio, il racconto delle nostri origini, delle nostre tradizioni, i saperi dei nostri nonni, i gesti familiari e i sacrifici. L’idea è quella di creare un consorzio, dove insieme a professionisti del settore si può creare una eccellenza unica che racconta il nostro territorio”.