HomePolitica“Pnrr Sicilia”, tra Corte dei Conti e Regione

“Pnrr Sicilia”, tra Corte dei Conti e Regione

Carenza di personale qualificato per la progettazione e reclutamento di nuovi tecnici: iniziative della Corte dei Conti e della Regione Siciliana sul Pnrr. I dettagli.

I progetti del Pnrr, il Piano nazionale di ripresa e resilienza, sono al setaccio della Corte dei Conti. I controlli sono già stati avviati in diverse regioni d’Italia, compresa la Sicilia che è al terzo posto per entità dei progetti presentati. Si tratta di una corsa contro il tempo: per redigere i documenti e, solo successivamente, per eseguire le opere, dalla sanità alla scuola, dalla transizione ecologica alla digitalizzazione. L’ostacolo più difficile che si frappone lungo il percorso sono, oltre gli atavici ritardi della burocrazia, le carenze di personale in organico, e occorrerà reclutare i professionisti, soprattutto ingegneri e architetti, per dirigere gli uffici di progettazione, garantendo così la condizione indispensabile per accedere ai finanziamenti del Piano. Dunque l’obiettivo perseguito dai magistrati e dai funzionari contabili è di controllare costantemente lo stato dell’arte dei progetti, individuare le criticità e ricercare le conseguenti soluzioni, al fine di rispettare i tempi di esecuzione delle opere. In Sicilia è stata già chiesta al segretario generale della Regione, Maria Mattarella, una relazione, ed è stato inoltrato un dossier con i progetti presentati e lo stato di avanzamento. Il prefetto di Palermo, Maria Teresa Cucinotta, ha appena incontrato i sindaci della provincia di Palermo rassicurandoli sul supporto delle istituzioni tramite un presidio unitario di confronto. Ed in riferimento alla carenza di personale tecnico e qualificato per sfornare i necessari progetti, l’assessore regionale agli Enti Locali, Andrea Messina, ha annunciato il reclutamento di altri 36 tecnici, che si aggiungono agli 83 già selezionati nel 2021 dalla Regione Siciliana, che opereranno all’Autorità di bacino nell’ambito delle autorizzazioni ambientali e all’Autorità regionale di innovazione tecnologica (l’Arit) che si occupa, peraltro, proprio dell’informatizzazione delle procedure del Pnrr. L’arruolamento dei nuovi tecnici, che collaboreranno con gli uffici nei quali sono emerse le maggiori criticità, sarà avviato con la pubblicazione di un apposito avviso a cura del dipartimento nazionale della Funzione pubblica, a cui compete l’elaborazione delle liste dei candidati ammissibili e sui quali sarà la Regione a effettuare la selezione. La giunta ha inoltre accolto le proposte dell’assessore Messina per l’integrazione delle commissioni di esame che dovranno prevedere anche l’inserimento dei dirigenti generali dei dipartimenti interessati e, laddove prevista la figura di legali, anche di un avvocato dell’Ufficio legislativo e legale. Preventivata una stretta ai criteri di selezione, che saranno ancora più rigorosi proprio per garantire la massima competenza.

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