Il giudice monocratico del Tribunale di Agrigento, Iacopo Mazzullo, ha condannato a 2 anni di reclusione l’imprenditore Alfonso Piraneo, 64 anni, di Agrigento, imputato di avere distrutto alcune fatture e di averne falsificate altre per evadere le imposte. E’ stata assolta, invece, la suocera di lui, Gerlanda Vignera, 89 anni, titolare formale dell’attività ma, di fatto, estranea alla gestione dell’azienda. Il pubblico ministero, a conclusione della requisitoria, aveva chiesto al Tribunale la condanna a 2 anni e 6 mesi per Piraneo e l’assoluzione di Vignera.