Il 26 novembre del 2021 la Procura di Agrigento ha notificato l’avviso di conclusione delle indagini preliminari a tre indagati di associazione a delinquere finalizzata alla truffa, allorchè avrebbero perpetrato, tra il febbraio 2020 e l’agosto 2021, una maxi truffa a danno di circa 160 persone, tra le province di Agrigento, Caltanissetta e Palermo, raggirate per ottenere un posto di lavoro nell’ambito della costruzione di una fantomatica base militare della Difesa, dietro il pagamento di una tangente, a sud est di Agrigento, a Punta Bianca. Ebbene adesso è iniziato il processo ordinario a carico di due dei tre imputati. Si tratta dei fratelli Angelo e Diego Favara, 57 e 49 anni, di Canicattì, difesi dagli avvocati Calogero Meli e Paolo Ingrao. Il presunto ideatore e promotore della truffa, Luciano Montemurro, 62 anni, di Favara, ha scelto di essere giudicato in abbreviato. I tre avrebbero millantato e vantato il patrocinio di vertici dello Stato, e poi avrebbero esibito progetti edilizi, contratti, documenti e timbri. I truffati avrebbero pagato da 2500 euro in su per scavalcare l’esame di assunzione. E non solo: alcuni dei truffati sarebbero stati a loro volta reclutati per ricercare altri lavoratori da impiegare alla base militare. E non solo: per rendere credibile l’incredibile, i truffatori avrebbero indicato come destinatario dei soldi il generale di corpo d’armata Luciano Portolano, che è di Agrigento, ovviamente ignaro.