Sono in attesa di essere ascoltati dalla magistratura gli indagati nell’ambito dell’inchiesta della Guardia di Finanza di Castelvetrano, coordinata dalla Procura di Marsala, diretta da Fernando Asaro, su presunte irregolarità nella concessione di appalti pubblici da parte del Parco Archeologico di Selinunte, Cave di Cusa e Pantelleria. Si tratta di Tommaso Sciara, 62 anni, di Favara, dipendente tecnico dell’assessorato regionale Beni Culturali, al quale è stata imposta la misura interdittiva dai pubblici uffici per 9 mesi. Poi Antonio Mortellaro Ferraro, 46 anni, di Santo Stefano Quisquina, dipendente tecnico dell’assessorato regionale Beni Culturali, con misura interdittiva dai pubblici uffici per 6 mesi. Vito D’Anna, 60 anni, di Favara, imprenditore, con divieto a contrarre con la pubblica amministrazione per 9 mesi. Vincenzo D’Angelo, 47 anni, di Partinico, imprenditore, con divieto a contrarre con la pubblica amministrazione per 9 mesi. Massimiliano Raia, 39 anni, di Canicattì, con divieto a contrarre con la pubblica amministrazione per 9 mesi. E poi, è indagato non raggiunto da misure cautelari Nicolò Castro, 70 anni, imprenditore, nativo di Salemi e residente ad Agrigento. Nel frattempo, come già pubblicato ieri, si è dimesso il presidente del Parco dei Templi di Agrigento, Bernardo Agrò, già direttore del Parco di Selinunte.