E’ stata emessa in Corte d’Appello la sentenza di secondo grado nell’ambito di un’inchiesta sulla famiglia mafiosa di Castellammare del Golfo, già feudo di Matteo Messina Denaro. La Corte, presieduta da Mario Fontana, ha assolto il sindaco Nicola Rizzo, imputato di favoreggiamento aggravato legato ad un presunto favore di carattere amministrativo ad un boss, e Salvatore Mercadante, imputato di mafia, furto aggravato e violazione della misura di prevenzione. Sono stati condannati a 8 anni di reclusione Camillo Domingo, 5 anni Daniele La Sala, 7 anni Antonino Sabella, 8 anni Francesco Stabile, e 4 anni e 6 mesi a Francesco Virga. Il clan avrebbe controllato le attività economiche locali, in particolare dei settori agricolo ed edilizio. Attraverso minacce e intimidazioni, gli affiliati sarebbero riusciti ad aggiudicarsi lavori e avrebbero svolto un ruolo di mediazione e risoluzione delle controversie tra privati sostituendosi alle istituzioni.