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“Regione”, tra edilizia scolastica e imprese

Investimenti tra edilizia scolastica e imprese: quasi 130 milioni di euro dagli assessori all’Istruzione e alle Attività produttive. I dettagli e gli interventi di Turano e Tamajo.

Edilizia scolastica e imprese: il governo regionale ha predisposto contributi e agevolazioni per favorire gli investimenti nelle infrastrutture didattiche e nelle attività produttive. Sono 44 le opere di edilizia scolastica selezionate da eseguire in Sicilia entro il 2025 con i fondi del Pnrr pari a oltre 91 milioni di euro. La Regione Siciliana ha presentato al ministero dell’Istruzione l’elenco degli interventi coerenti con le finalità e gli obiettivi del Piano nazionale di ripresa e resilienza e in linea con quanto richiesto dal “Piano di sicurezza e riqualificazione dell’edilizia scolastica”. L’assessore regionale all’Istruzione, Mimmo Turano, spiega: “Il monitoraggio dell’assessorato ha preso in esame 78 progetti riguardanti le scuole siciliane, e 44 di essi presentano i requisiti previsti dal Pnrr e sono cantierabili. Gli interventi riguardano sei province della Sicilia e interessano scuole elementari, medie, istituti comprensivi di pertinenza dei Comuni e istituti superiori delle Province”. Nel dettaglio, nella provincia di Agrigento si contano due progetti: uno nel Comune di Raffadali e uno a Santa Elisabetta. E poi due nella provincia di Enna, nove nel Catanese, quindici nella provincia di Messina, sette nel Palermitano, quattro nella provincia di Ragusa, due nella provincia siracusana, e tre nel Trapanese. Le opere consistono in nuova costruzione o dismissione di edifici scolastici, adeguamento o miglioramento sismico con vario indice di rischio, efficientamento energetico e messa in sicurezza. I progetti dovranno garantire il rispetto del cronoprogramma, quindi i lavori dovranno essere aggiudicati entro il 15 settembre 2023, avviati entro il 30 novembre 2023 e dovranno concludersi entro il 31 dicembre 2025. Infine, il collaudo finale dell’opera è previsto entro il 31 marzo 2026. Nel frattempo sul versante delle imprese è stata ampliata la fascia d’età dei soggetti ammessi ai contributi dell’avviso “Ripresa Sicilia”, la misura di sostegno alla competitività delle imprese dell’Isola promossa dal governo Schifani. Adesso l’ammissione ai benefici è estesa dai 18 fino ai 46 anni, e per le donne nessun limite di età. “Ripresa Sicilia” ha una dotazione finanziaria complessiva di 36 milioni frutto di risorse europee. I beneficiari dei finanziamenti sono le piccole e medie imprese in forma singola o associata. Il contributo sarà pari al 75 per cento dell’importo della spesa considerata ammissibile. Le agevolazioni previste saranno erogate sotto forma di finanziamento agevolato a tasso zero e contributo a fondo perduto, rispettivamente pari al 40 per cento per le piccole e 30 per cento per le medie imprese. Sono ammissibili programmi di spesa da un minimo di 400 mila euro a un massimo di 5 milioni. E l’assessore regionale alle Attività produttive, Edy Tamajo, commenta: “Abbiamo ascoltato gli imprenditori, a cui è rivolto il nostro impegno, e siamo giunti alla considerazione di modificare i criteri di ammissibilità al bando per andare incontro alle loro esigenze. Siamo molto fiduciosi sull’efficacia ed efficienza di questo strumento finanziario, che è uno dei tanti interventi messi in campo per il tessuto imprenditoriale dell’Isola, insieme al “Bonus Energia”, misura volta a contrastare il caro-bollette e a incentivare l’adozione di sistemi virtuosi di approvvigionamento energetico”. Il soggetto attuatore della misura sarà l’Irfis, l’istituto finanziario della Regione. Le istanze potranno essere presentate on line sulla piattaforma dedicata, attiva dal primo marzo.

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