Su iniziativa dell’Ufficio Lavoro della Diocesi, Cgil e Uil, tramite don Mario Sorce, Alfonso Buscemi, Gero Acquisto e Salvatore Pezzino, è stato organizzato oggi giovedì 16 febbraio nella sala Giglia dell’ex Provincia di Agrigento, dalle ore 17 in poi, un incontro – dibattito con i sindaci agrigentini, associazioni e studenti contrari all’Autonomia differenziata. I promotori affermano: “Anche le Regioni autonome come la Sicilia sarebbero penalizzate dal progetto. Perché le ampie differenze interne alle stesse Regioni sarebbero aumentate dall’allocazione delle risorse, che andrebbe comunque a premiare le parti più ricche e meglio organizzate. La sottrazione del gettito fiscale non più redistribuito su tutti i territori violerebbe inoltre il principio di solidarietà economica e sociale contenuto in Costituzione, andando ad aumentare le disuguaglianze tra Nord e Sud, determinando un conseguente crollo sociale ed economico dei territori più svantaggiati con la conseguenza di mettere facilmente in crisi l’intera Italia. Infine, come sostenuto da autorevoli economisti, al momento non esiste “un criterio oggettivo o tecnico che permetta di stabilire se una regione sia o meno in grado di fare meglio dello Stato negli ambiti di competenze che saranno trasferiti”.