Matteo Messina Denaro ha frequentato anche una donna conosciuta in clinica e anche lei in terapia oncologica. Alcuni dei messaggi in chat che lui ha rivolto a lei.
Matteo Messina Denaro ha frequentato una donna conosciuta in clinica, a “La Maddalena”, a Palermo, un anno e mezzo addietro, durante le terapie. E con lei ha scambiato delle confidenze in chat, anche con messaggi audio, adesso all’attenzione degli investigatori. Lui e lei sono entrambi malati, e il rapporto sarebbe stato intenso, emotivo, legato alla condivisione della sofferenza. Ecco perché sono stati in perfetta sintonia, conversando su tutto: la vita, la famiglia, la malattia. E poi hanno iniziato a incontrarsi, con appuntamenti, fuori dalla clinica. Lei è stata interrogata, e ha spiegato: “Non ho mai saputo chi fosse realmente, né l’ho mai sospettato. A me ha raccontato di essere un imprenditore agricolo molto ricco, padre di tre figlie, divorziato, e di essere stato a lungo all’estero. Veniva a prendermi con la sua Alfa Romeo “Giulietta”. Frequentavamo ristoranti della zona, anche all’aperto. Insomma non dava l’impressione di uno che volesse nascondersi”. Tra i tanti messaggi in chat, in uno lui, Matteo Messina Denaro, si rivolge a lei amichevolmente, così: “Cara, nella mia vita ho avuto momenti terribili, anche se non si vede. E non parlo del tumore. E quindi so per esperienza che quando si sta male, come stai male tu ora, non si deve parlare: perché so che tu non vuoi sentire. Ma pur volendo tacere, per rispettare questo tuo momento, una cosa te la voglio dire: e parlo solo perché ho già vissuto questo tuo momento. Io ho subito un intervento pesante, cinque ore e 40 minuti. Speravo fosse tutto finito, e invece mi hanno dovuto operare di nuovo. Altre sei ore e 30 minuti. Poi la chemio. Che voglio dire? Che dopo tutto questo sono qua. Ci sono ancora. Il tuo percorso è simile al mio. Dobbiamo soffrire ma ce la farai. Scusami, ma io non voglio tue risposte… quando ti sentirai io ci sarò”. E poi, in un altro messaggio, così Messina Denaro si rivolge a lei: “Lo so che hai le palle, so riconoscere i miei simili, di te l’ho capito in un nanosecondo. E non ci conoscevamo ancora. Ti udivo, ti guardavo, ascoltavo, comprendevo chi eri sentendoti parlare con gli altri. Subito pensai: questa è un tipo”. Poi in altre chat emerge invece il lato mafioso del boss. Ad esempio: è il 23 maggio dell’anno scorso 2022, giorno delle commemorazioni delle stragi di mafia a Palermo. Messina Denaro è in ritardo all’appuntamento con la donna, così prova a giustificarsi, e a lei si rivolge così: “Io sono qua, bloccato, con le 4 gomme a terra. Cioè non nel senso di bucate, ma bloccate perché sono sull’asfalto e non mi posso muovere. Per le commemorazioni di sta minchia”. Nel frattempo, nell’ambito delle indagini, sono state estese anche a Palermo le ricerche di eventuali rifugi o case di appoggio utilizzate da Matteo Messina Denaro. Lui è stato costretto ad andare spesso a Palermo per le visite e i trattamenti sanitari. Si tratta di cure da ripetere nel tempo che debilitano il paziente. Ecco perché gli investigatori non escludono che Messina Denaro abbia reperito un covo a Palermo per evitare faticose trasferte da Campobello di Mazara alla clinica “La Maddalena”. Ecco l’audio del messaggio di Matteo Messina Denaro bloccato nel traffico il 23 maggio, ed in cui racconta anche di sua madre che al suo funerale desidera la banda musicale…