Scambio di deleghe tra Francesco Scarpinato ed Elvira Amata nella giunta regionale dopo il caso “Cannes”. Insorge l’opposizione: “E’ un gioco delle tre carte, una presa in giro”.
Il presidente della Regione, Renato Schifani, ha firmato i decreti per la staffetta in giunta: Francesco Scarpinato rinuncia alla delega al Turismo e assume l’incarico ai Beni Culturali, finora mantenuto da Elvira Amata che, a sua volta, adesso è assessore al Turismo. Si tratta di uno scambio di deleghe interno a Fratelli d’Italia, essendo i due interessati entrambi militanti nel partito di Giorgia Meloni, che si è stretto attorno al suo assessore nell’occhio del ciclone sollevato dal caso della partecipazione plurimilionaria della Sicilia al Festival internazionale di Cannes, naufragata dopo lo stop alla relativa delibera imposto precauzionalmente da Schifani. L’opposizione ha invocato non lo scambio di deleghe ma l’estromissione dalla giunta di Francesco Scarpinato. Il presidente della Regione ha invece ritenuto sufficiente una rotazione degli incarichi verosimilmente per evitare di incrinare irrimediabilmente i rapporti con gli alleati meloniani che, peraltro, hanno colto l’occasione per rivendicare il proprio peso politico ed elettorale nella coalizione. Immediate sono state dunque le reazioni da parte della minoranza. Antonio De Luca, capogruppo del Movimento 5 Stelle, denuncia: “E’ un’enorme presa in giro ai siciliani. Qualcuno dica a Schifani che i cittadini non hanno l’anello al naso. Se Scarpinato è responsabile dell’affaire Cannes, non comprendiamo come possa essere idoneo per qualsiasi altra casella della giunta. Spostarlo dimostra solo la debolezza di Schifani e la sua netta e pericolosa subalternità a Fratelli d’Italia, cosa di cui, onestamente, c’erano ormai pochi dubbi. Il cambio di deleghe getta inoltre un’ombra ingombrante sull’intero governo e sulle prossime azioni di questo esecutivo”. Ed il capogruppo del Partito Democratico, l’agrigentino Michele Catanzaro, rilancia: “Lo scambio di assessorati tra Scarpinato ed Amata, che somiglia molto al ‘gioco delle tre carte’, è solo un trucco che non basta certo a nascondere la realtà: all’interno della giunta Schifani, dopo appena due mesi, si respira già un clima da separati in casa”. E il collega di partito, Nello Di Pasquale, aggiunge: “Resta la gravità di quanto accaduto, così come resta sul tavolo la nostra richiesta di ulteriori chiarimenti sulla vicenda Cannes. Schifani risponda all’interrogazione del Partito Democratico e venga in Aula a riferire su queste assurde modalità di promozione della Sicilia”.