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Regione e Cannes, lo spettro della crisi

Dopo le dichiarazioni di Manlio Messina è divampato un incendio nella maggioranza di centrodestra a sostegno di Schifani. Da Roma interviene Fratelli d’Italia in veste di pompiere.

Non si placano le polemiche sulla mostra “Sicily, Women and Cinema” a Cannes, che avrebbe comportato per la Regione Siciliana un costo di 3 milioni e 750mila euro, e la cui organizzazione è stata poi annullata dopo che il presidente della Regione, Renato Schifani, ha sollecitato una dettagliata relazione all’assessore regionale al Turismo Francesco Scarpinato. A scatenare lo scontro nella maggioranza tra Forza Italia e Fratelli d’Italia sono state le dichiarazioni dell’ex assessore regionale al Turismo, Manlio Messina, di Fratelli d’Italia, predecessore di Scarpinato, e adesso parlamentare nazionale, secondo il quale “la contrattazione dell’affidamento si è svolta ed è stata quindi seguita dall’allora assessore ad interim del Turismo, il presidente Schifani, dal 20 ottobre all’11 novembre 2022”. Schifani ha replicato: “Ogni commento è superfluo, preferisco un secco no comment”. Nella coalizione di centrodestra si è altrettanto scatenata una raffica di reazioni alle parole di Messina. Il capogruppo di Forza Italia, Stefano Pellegrino: “Esprimiamo grande stupore. Al di là della definizione di ‘assessore ad interim’ riferita al Presidente della Regione, che denota una sorprendente poco accurata conoscenza dei meccanismi di governo e di delega all’interno dell’Amministrazione, le parole dell’esponente di Fratelli d’Italia sono gravissime ed esulano evidentemente dal caso specifico, con toni e illazioni offensive nei confronti del Presidente della Regione scelto e sostenuto in campagna elettorale da tutta la coalizione di centrodestra. Crediamo che sia urgente e indispensabile un chiarimento da parte di Fratelli d’Italia per garantire l’indispensabile spirito di fiducia e rispetto, e l’altrettanto indispensabile azione sinergica fra i diversi componenti del Governo, senza i quali vi è il concreto rischio di non garantire un proficuo lavoro a servizio dei cittadini siciliani che hanno scelto Renato Schifani come Presidente della Regione”. Allo stesso modo si sono schierati gli altri partiti della maggioranza a sostegno di Schifani: la Lega tramite la capogruppo in Assemblea, Marianna Caronia, e la Democrazia Cristiana di Cuffaro con il capogruppo Carmelo Pace. E di conseguenza si è reso inevitabile l’intervento di Fratelli d’Italia, direttamente da Roma. Il responsabile nazionale dell’organizzazione del partito, Giovanni Donzelli, ha buttato acqua sul fuoco e ha scritto: “Massima trasparenza e lealtà reciproca sono i pilastri che ci uniscono nel buon governo della Sicilia. Abbiamo il dovere morale e politico di verificare continuamente, senza celare niente ai cittadini che ci hanno dato fiducia, la correttezza di ogni singola scelta. Come Fratelli d’Italia siamo al fianco del Presidente Schifani e di Francesco Scarpinato nel chiedere chiarezza per ogni singolo euro di denaro pubblico speso o in procinto di essere impegnato. Rivolgiamo un appello a tutti, a 360 gradi, a interrompere lo stillicidio di dichiarazioni, supposizioni, congetture e retroscena che fanno solo il gioco dei nostri avversari. Con senso di responsabilità che deve accomunare tutti, nessuno escluso, verifichiamo non sulle agenzie ma nei luoghi deputati la correttezza di ogni singolo passaggio, per poi dare all’opinione pubblica tutte le opportune informazioni complete e controllate”.

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