La Regione Siciliana, ed in particolare, l’Assessorato Regionale dell’Agricoltura, dello Sviluppo Rurale e della Pesca Mediterranea, nel 2018 aveva concesso al Comune di Siculiana un finanziamento pubblico di €. 1.377.451,01 – disposto nell’ambito della Misura 1.43 del PO FEAMP 2014-2020 (Bando 2016) – per la realizzazione del progetto relativo al “Ripristino dell’area portuale dello specchio acqueo marino di Siculiana Marina”.
Nell’estate del 2022, l’amministrazione ha però disposto la revoca del finanziamento ed il recupero delle somme già erogate a titolo di anticipo al Comune di Siculiana.
Sicchè, l’amministrazione comunale di Siculiana, in persona del suo Sindaco dott. Giuseppe Zambito, ritenendo illegittimo il provvedimento di revoca del finanziamento da parte dell’Assessorato regionale ha dato incarico all’Avv. Girolamo Rubino al fine di proporre un’azione giudiziaria volta ad impedire il recupero delle somme erogate a titolo di anticipo nonchè volta ad ottenere la prosecuzione del contratto di finanziamento.
Il comune di Siculiana, con l’assistenza dell’avv. Rubino, ha citato in giudizio l’Assessorato Regionale dell’Agricoltura, dello Sviluppo Rurale e della Pesca Mediterranea innanzi la competente sezione del Tribunale di Palermo.
Con la medesima azione giudiziale, l’avv. Rubino ha chiesto al Tribunale di Palermo apposita domanda cautelare al fine di tutelare interinalmente gli interessi del Comune di Siculiana.
In particolare, l’avv. Rubino ha rilevato che, la mancata conclusione dei lavori oggetto di finanziamento entro il termine stabilito dal progetto – causa per la quale l’assessorato ha revocato il finanziamento – non era imputabile all’amministrazione comunale.
Ed infatti, l’amministrazione comunale – per l’esecuzione dei lavori di ripristino dell’area portuale – aveva attivato la necessaria procedura di valutazione di impatto ambientale, la quale non è stata esitata in tempo utile dalla competente autorità ministeriale.
Ragion per cui il ritardo nella conclusione dei lavori per il ripristino dell’area portuale di Siculiana marina non poteva essere imputato all’amministrazione comunale di Siculiana, bensì al Ministero per la Transizione Ecologica.
Il Tribunale di Palermo ha così condiviso le argomentazioni difensive proposte dall’Avv. Rubino ed ha accolto la domanda cautelare, ordinando all’amministrazione regionale di astenersi dal recupero dell’importo di oltre cinquecentomila euro ed, altresì, di concedere al Comune di Siculiana una proroga per l’ultimazione dei lavori.